Sergio Rossi
Politica

Qui centrosinistra: Pd, Sereni testa di Lista con Caneschi e Donella Mattesini

Verso la candidatura Valentina Vaccari: è la figlia del presidente di Rondine. Entrano Valeriano Gori e Andrea Gallorini. Oggi consiglio comunale, Arezzo 2020 attacca

Andrea Sereni

Arezzo, 23 luglio 2020 - Quasi pronta la lista del Pd con l’unica incognita che riguarda solo i tre che la capeggeranno. «Una lista non di figurine - dice un esponente di primo piano del partito - ma fatta da persone che hanno forti agganci nella rete sociale della città». Molti provengono da esperienze poliiche come Valeriano Gori, già consigliere comunale di area socialista; o come Andrea Gallorini che si è distinto per le sue prese di posizione con i Popolari per Arezzo.

Ma la questione aperta riguarda appunto la testa di lista anche se ormai quasi ci siamo. Sicura la presenza del segretario comunale Alessandro Caneschi, della componente ex renziana. E ieri hanno ripreso quota le azioni della senatrice Donella Mattesini che nella sua figura compendia più elementi: è zingarettiana e quindi garantisce il contrappeso a Caneschi; è quota rosa e ha dalla sua una larga esperienza politica.

Se Mattesini va a dama, l’altro posto della testa di lista potrebbe andare ad Andrea Sereni, ultimo presidente della Camera di Commercio di Arezzo prima della fusione con Siena. Sereni, che non è uomo di partito, non sarà l’unico candidato proveniente dalla società civile. Molto probabile è ad esempio la presenza nella lista Pd di Valentina Vaccari, figlia di Franco, il presidente di Rondine Città della Pace.

Si tratta indubbiamente di una partecipazione significativa, non fosse altro per il ruolo del padre che con lo studentato di Rondine ha creato un simbolo mondiale, approdato addirittura all’Onu e capace di portare nella minuscola frazione aretina il presidente del consiglio Giuseppe Conte.

Si sa già molto delle altre liste che appoggeranno Luciano Ralli nella sfida elettorale contro Alessandro Ghinelli. Quella personale del candidato sindaco sarà guidata da Angiolo Agnolucci, l’ennesimo medico impegnato nella competizione. Un altro medico, Michele De Angelis, capitanerà la lista «Curiamo Arezzo». Quanto alle regionali, tutti riproposti gli uscenti Ceccarelli, De Robertis e Tartaro mentre al fianco mancino del Pd e di Eugenio Giani, con la lista «Sinistra Civica Ecologista» si rimette in pista Andrea Vignini, per dieci anni sindaco di Cortona, esponente di primo piano dei Dem fino alla scissione targata D’Alema Bersani.

Intanto torna oggi il consiglio comunale e sinistra c’è mugugno per le osservazioni alla variante al piano strutturale e al piano operativo. «La grande quantità di osservazioni - attacca Arezzo 2020 - dimostra le forti criticità negli strumenti adottati dalla fiunta Ghinelli.

L’amministrazione avrebbe dovuto disegnare la città del futuro, tenendo conto delle tendenze demografiche, della crisi economica, dei cambiamenti climatici, delle innovazioni tecnologiche, delle nuove esigenze dei cittadini, anche attivando forme di reale partecipazione e coinvolgendo ordini professionali, organizzazioni sociali, sindacali, di categoria e i cittadini del centro e della periferia della città.

Niente di tutto questo è avvenuto. L’amministrazione ha proceduto con il torcicollo: guarda all’indietro anziché gettare lo sguardo al futuro. E’ previsto un dimensionamento di nuovo sviluppo edilizio al di là delle effettive esigenze.

Si ritrovano scelte relative a pesanti infrastrutture che guardano a una città del passato, imprimendo il timbro di uno sviluppo obsoleto e dannoso per l’ambiente e la qualità della vita: chiusura dell’anello a Nord, sottoattraversamento di Quarata, aeroporto di Molin Bianco»