Incarichi in Estra, il consiglio è a rischio

FdI minaccia di disertare l’aula se non avrà un chiarimento con la Lega ma intanto lancia la campagna acquisti per i ’delusi’ del centrodestra

Fratelli d'Italia in difesa di Macrì

Fratelli d'Italia in difesa di Macrì

Arezzo, 30 gennaio 2022 -  “Lanciamo un appello a elettori e dirigenti di Forza Italia e Lega, che si sentono delusi, traditi da dinamiche locali e nazionali incomprensibili che indeboliscono e lacerano il Centrodestra: in Fratelli d’Italia troverete sempre una casa comune!" E' l'invito del tutto trasparente che arriva da un comunicato del direttivo provinciale del gruppo di Giorga Meloni. Ed è una delle prime conseguenze locali delle ruggini createsi nella sfida per il Quirinale.

"Nelle nostre file troveranno accoglienza e dimora, con la garanzia di continuare una politica autenticamente di Centrodestra”. Lo scrive in una nota il Direttivo provinciale di Arezzo di Fratelli d’Italia, che ha fatto il punto sulla situazione nazionale e locale del Centrodestra come evidenziata dalla recente elezione del Presidente della Repubblica.

La spaccatura, in Consiglio Comunale, potrebe assumere contorni ancora più gravi. Fratelli d'Italia chiede un chiarimento interno alla coalizione di centrodestra e in aula che altrimenti potrebbe essere disertata dai 6 consiglieri in quota FdI lasciando in pareggio maggioranza e opposizione. Una manovra capace di innestare una crisi di governo. La lettera con il ‘disappunto’ di Fratelli d’Italia è già sul tavolo del sindaco Alessandro Ghinelli. L’Assise non è ancora convocata ma la provocazione sarebbe quella di disertare non solo l’aula ma anche le commissioni consiliari. Una sorta di ostruzionismo prima del faccia a faccia al vertice. “Va bene lo scontro con l’opposizione - chiosa Latorraca, coordinatore del partito a livello comunale - ma questo è fuoco amico. E come in tutte le famiglie serve prima guardarsi negli occhi”.   La miccia è accesa da giorni. Già prima dell’interrogazione scritta con cui lo stato maggiore della Lega ad Arezzo chiedesse conto degli incarichi di consulenza ai consiglieri. Senza nominare gli amici-nemici di Fratelli d’Italia ma lasciando intendere che l’operazione trasparenza passa dalla discovery di quelle carte che sembrano scottare ogni istante di più. Per capire chi tra quanti sono seduti a Palazzo Cavallo abbia avuto - o abbia tuttora - benefit professionali soprattutto dalla galassia Estra-Coingas, fino a poche settimane fa gestita dal presidente del colosso dell’energia Francesco Macrì, il vero generale del partito della Meloni in provincia,  e soprattutto per quali importi. Le voci che si rincorrono sono parecchie anche a troppi zeri. I nomi, al momento sono di tre politici in vista. Ma lo scontro Lega-Fratelli d’Italia che ieri ha incassato anche l’anomalo ‘appello’ ai voltagabbana da parte dei meloniani a caccia di colonnelli tra le fila di Lega e Forza Italia (pezzo sulle pagine Regionali) si gioca su un campo minato capace di sorpassare il recinto della politica. Perché è bene non scordare che le consulenze d’oro sono la spina nel fianco del processo Coingas in corso (riprenderà il 22 febbraio) mentre è in ballo la decisione del tribunale amministrativo del Lazio dopo l’intervento a gamba tesa di Anac su Macrì (fatto decadere) e, di rimando, su Estra ritenuta società privata a controllo pubblico. Ed è in questo spazio che si possono nascondere consulenze mai emerse fino ad ora. Essendo un ente di diritto privato i consiglieri comunali potrebbero non dover rendere note le parcelle professionali. Ma il ragionamento della Lega è differente: perché - se non c’è niente da nascondere - non mostrare incarichi e importi? E invece tirare in ballo vent’anni di politica e incarichi in provincia.  Quanto alla risposta al quesito posto dalla Lega i tempi potrebbero allungarsi. Sindaco e assessore competente hanno 60 giorni di tempo per ottemperare all’operazione trasparenza. Ma la lettera di Fratelli d’Italia, e l’ipotesi di un’astensione, potrebbe dare un ulteriore scossone. Sarà per questo che la bordata a Lega e Forza Italia dopo la spaccatura a livello nazionale con l’elezione del Mattarella-bis, parte proprio da Arezzo. Terra di tensioni in famiglia.