Maurizio Valdecchi
Arezzo, 19 gennaio 2019 - No, non se l'aspettava nessuno. Quando è entrato in cucina davanti ai giudici della nuova edizione di Masterchef 8, Maurizio Valdecchi da Terranuova Bracciolini sembrava uno di quei concorrenti folkloristici mandati in onda per strappare un sorriso, ma senza possibilità di successo. E invece, alla faccia di tutti, ce l'ha fatta e ha strappato quattro sì ai re della cucina Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri e allo storico giudice Joe Bastianich.
Valdecchi, polo rossa e bandana amaranto, ha presentato un pollo all'agresto, cioè al succo di uva acerba, con uovo e zafferano. Una ricetta in onore di Poggio Bracciolini, l'umanista vissuto a cavallo fra '300 e '400 al quale Terranuova ha dedicato il suo toponimo. Sembra che andasse pazzo per quel piatto; Valdecchi, un po' storico, un po' cuoco e un po' chimico, ha sicuramente idvertito molto la giuria ma ha anche suscitato perplessità quando ha paragonato la chimica alla cucina dicendo che sono uguali. E siccome poco prima aveva detto di occuparsi tra le altre cose di shampoo per cani, gli chef hanno strabuzzato gli occhi. Eppure Maurizio aveva ragione: in cucina la chimica, almeno di base e anche intuitiva, è fondamentale, la cucina si basa proprio su reazioni chimiche e risposte al calore...
Insomma, Maurizio è naif, ma non certo uno sprovveduto: al momento dell'assaggio l'esito è positivo. "Piatto molto bilanciato, l'esecuzione è perfetta" è lo strabiliante responso dello chef Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo dice che "il piatto è eseguito molto bene". Bruno Barbieri è più cauto: "C'è qualcosa che non mi convince". E poi, dopo il secondo assaggio, si intravede un sorriso: "Sei un toscanaccio furbo...". Solo Joe Bastianich è categorico: "No, non ho capito il piatto".
Ma alla fine l'esito è positivo: sì, con la sua ricetta storica del pollo all'agresto Maurizio prende il grembiule. Ancora non è dentro la masterclass, ma per lui è già una vittoria.