Fimer. Convocato il tavolo al Mise. Annullato il presidio al casello

Si terrà il 10 febbraio prossimo l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. I sindacati hanno quindi annullato ila manifestazione che era prevista per domattina in zona casello.

Lavoratori Fimer

Lavoratori Fimer

Arezzo, 03 febbraio 2022 - Come ha ricordato la segretaria provinciale della Fim Cisl Ilaria Paoletti è necessario sapere chi è l’investitore, la sua affidabilità, a quali condizioni vuole entrare e se ci sono elementi di frizione che impediscono la conclusione della trattativa.”Dobbiamo capire se la responsabilità di questa fase di stallo è dell’investitore che pone condizioni non accettabili o della proprietà. Nel primo caso – ha detto la sindacalista – possono scendere in campo altri soggetti interessati. Nel secondo si renderebbe necessario un intervento del Ministero, appellandosi ad una responsabilità sociale che tutte le aziende dovrebbero avere, compresa la Fimer”. C’è poi un altro problema da affrontare, come ha ricordato David Materazzi della Uil Uilm. “Alcuni lavoratori del settore ricerca e sviluppo, che sono delle eccellenze, senza prospettive chiare sul futuro, iniziano a guardarsi intorno, e quindi si stanno sfilando. Si tratta di competenze importanti che nascono da lontano, perché non bisogna scordarsi che questi professionisti si sono formati ai tempi della Power One”.

L’ultimo tavolo tecnico al Mise risale all’11 gennaio scorso ed è stato interlocutorio. In quell’occasione la proprietà ha annunciato che, pur avendo attivato il concordato in bianco, intende arrivare alla ristrutturazione del debito nei 120 giorni concessi dal Tribunale di Arezzo e in questo lasso di tempo approvare il bilancio 2020. Inoltre l’intenzione, è stato affermato, è di utilizzare il flusso di cassa per pagare i materiali consegnati e soddisfare gli ordini della clientela, riuscendo così a mantenere i fornitori unici. Molte le testimonianze di vicinanza arrivate in queste settimane ai lavoratori. Ricordiamo l’8 gennaio la Santa Messa celebrata davanti ai cancelli della fabbrica dal Vescovo di Arezzo Monsignor Riccardo Fontana, che, nella sua omelia, rimarcò l’importanza del lavoro come cardine della società e la necessità di agire in fretta a tutti i livelli istituzionali.” Ognuno di noi – disse - deve fare la sua parte. Il lavoro non si tocca”. Il Valdarno non può permettersi un altro epilogo come quello della Bekaert, che rappresenta una ferita ancora non rimarginata.