Marco Corsi
Cultura e spettacoli

Ultimi giorni per visitare i Presepi del Valdarno. Caratteristico quello del Bani

Il presepe è tutto in stile mediorientale ed è stato costruito interamente a mano. Si trova all'interno della Chiesa di SS Pietro e Paolo, nel comune di San Giovanni.

Il Presepe del Bani

Arezzo, 03 gennaio 2020 - Se parliamo di originalità il Presepe realizzato nella Chiesa di SS Pietro e Paolo al Bani, nel comune di San Giovanni Valdarno, vince sicuramente il primo premio. La natività allestita nella chiesetta del quartiere sangiovannese è stata realizzata quest’anno dal gruppo parrocchiale sotto l’egida di Alessandro Bianchini, cinquantenne e padre di famiglia con la passione per i presepi. E’ stato lui a realizzare l’intera ricostruzione e a guidare le operazioni dell’allestimento che hanno portato ad un risultato sorprendente. Il presepe è tutto in stile mediorientale ed è stato costruito interamente a mano, meno che i personaggi.

“Si è voluto rappresentare il più fedelmente possibile l’ambiente della Natività” – ci ha confidato Alessandro – ” e per questo è stato fatto uno studio sul paesaggio, sulle caratteristiche delle abitazioni e sulla vegetazione mediorientale: palme, olivi e viti sono state costruiti interamente a mano”. Fedeli anche le riproduzioni di tessuti utilizzati per le tende beduine, le suppellettili, gli ovili e persino le rocce con cui è stata ricostruita la Betlemme antica con la grotta della Natività. Davvero suggestiva l’intera rappresentazione che anche durante la Santa Messa di Natale è stata molto apprezzata da fedeli e dai visitatori. Il Presepe sarà visitabile per l’intero periodo delle festività, tutti i giorni. Una occasione da non perdere.

Molti sono i presepi che, in questi anni, hanno arricchito le chiese del Valdarno. Ricordiamo la rassegna allestita nei locali della Basilica dall’Associazione culturale “Natale nel mondo” e inserita nel progetto curato dalla Presidenza del Consiglio Regionale “Terra di Presepi”, che mette in rete le diverse associazioni toscane impegnate nella promozione di questo tipo di iniziative. L’esposizione è curata con grande impegno da Giuseppe D’Orsi e da Pino Polcaro. Avevano una piccola collezione personale di presepi. Dopo essersi conosciuti, decisero di riunirle. Col trascorrere degli anni la raccolta si è ingrandita e si è arricchita di pezzi sempre più particolari, tramite anche regali di parenti e amici. Oggi la rassegna sangiovannese è una delle più caratteristiche della Toscana nel suo genere. Caratteristico anche il Presepe meccanico dei Frati Cappuccini a Montevarchi, che dopo un lungo periodo di assenza, è stato riattivato da alcuni anni, grazie al lavoro di un gruppo di volontari, capitanati dal dottor Carlo Borghi. Il Presepe, davvero suggestivo, è collocato nel suo luogo originario, la Chiesa dei Cappuccini, da sempre uno dei simboli della città.