Classi itineranti all'Istituto Comprensivo di Terranuova

Una rivoluzione nel modo di insegnare partirà il 2 ottobre prossimo al plesso scolastico di Terranuova Bracciolini. Aule trasformate in laboratori

Alberto Riboletti

Alberto Riboletti

Classi itineranti all’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII° di Terranuova Bracciolini. Una novità assoluta in provincia di Arezzo se rapportata ad una scuola secondaria di primo grado e un progetto sperimentale che partirà ufficialmente il 2 ottobre prossimo e che prevede profondi cambiamenti nel modo di insegnare. Non saranno infatti gli insegnanti a raggiungere le varie classi, ma gli studenti a spostarsi nei laboratori, che saranno a disposizione dei docenti. A spiegare il funzionamento del nuovo servizio sono stati il dirigente scolastico Alberto Riboletti e l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Terranuova Lorenzo Puopolo.

Riboletti ha ricordato che ciascuna aula sarà trasformata in un laboratorio. “Si può parlare di piccola rivoluzione, in linea con una trasformazione diffusa che sta interessando didattica, metodologie e insegnamento – ha detto -. Il progetto , che prende il nome di D.A.D.A. ha dato il via a una vera e propria riorganizzazione interna, in seguito alla quale abbiamo istituito dei veri e propri dipartimenti disciplinari che, oltre a favorire il concetto di mobilità interna, potranno offrire una risposta molto innovativa in termini formativi, come ad esempio accogliere gruppi di studenti per didattiche differenziate. Si tratta – ha aggiunto - di una mobilità sì fisica, ma anche culturale, per cui chiediamo ai ragazzi ancora più autonomia e responsabilità rispetto a quella richiesta stando nello stesso luogo per tutta la durata delle lezioni”.

Soddisfatto anche l’assessore Puopolo, che ha ricordato come l’amministrazione terranuovese abbia accolto il progetto D.A.D.A. come una grande opportunità di rinnovamento. “Crediamo molto in questa nuova posologia didattica – ha aggiunto - e la intendiamo come un passaggio fondamentale in una prospettiva più ampia. Proprio per questo stiamo cercando di dotare l’istituto Giovanni XXIII di alcune strutture e misure necessarie per favorire e sviluppare la nuova didattica”.