Zaffini: "Serve un piano per rilanciare l’ospedale"

Sopralluogo del presidente della Commissione Sanità in Senato con gli esponenti locali di Fratelli d’Italia. Ecco le carenze da risolvere

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di Claudio Roselli

"La sanità sta cambiando: non esiste più l’ospedale generalizzato e la logica prevalente è quella della presa in carico. Molto importante diventa quindi, per una struttura sanitaria come quella della Valtiberina a Sansepolcro, l’inserimento in una rete territoriale aziendale, acquisendo un proprio ruolo nel percorso assistenziale e diventando polo di attrazione per un contesto più ampio".

Queste le parole di compendio, nell’incontro di ieri, pronunciate dal senatore Francesco Zaffini, presidente della commissione sanità di Palazzo Madama, invitato in terra biturgense dagli esponenti locali di Fratelli d’Italia. C’erano il consigliere regionale Gabriele Veneri, il consigliere comunale e provinciale Laura Chieli, ma anche il sindaco Fabrizio Innocenti e l’assessore Mario Menichella; per la Usl Toscana Sud Est, era presente la dottoressa Barbara Innocenti, direttore di presidio, che ha fatto il punto della situazione. "L’ospedale di Sansepolcro lo vedo bene dal punto di vista architettonico e gestionale – ha aggiunto il senatore Zaffini – però se vuole mantenere un buon livello dovrà elaborare un progetto tale da renderlo parte attiva del percorso al quale ho accennato: alla fine è la qualità delle prestazioni a fare la differenza. Per ciò che mi compete, sono disponibile ad attivarmi anche con il ministro". La dottoressa Innocenti ha preso atto delle parole di Zaffini, rispondendo che terrà in considerazione questa ipotesi. Per il resto, le problematiche poste sul tavolo sono quelle oramai note: la carenza di professionisti in medicina e nel pronto soccorso di un plesso che – lo ha evidenziato la stessa dottoressa Innocenti – nel 2022 ha effettuato più interventi chirurgici che nel 2019 (unico dell’Aretino ad avere incrementato) e che può contare su alcune specialistiche efficienti, vedi l’ortopedia. La Chieli e Veneri hanno riferito sul buon esito dell’incontro con il direttore generale dell’azienda, Antonio D’Urso, a proposito delle due divisioni che manifestano le criticità e anche il sindaco ha ribadito il concetto: servono quattro medici più uno in medicina interna. La dottoressa Innocenti ha garantito che è stata avviata la fase di scorrimento della graduatoria e che la direzione della Usl ha imposto la copertura dei piccoli ospedali ai nuovi medici che sceglieranno di lavorare per essa.

Trattandosi di una graduatoria alquanto lunga, l’obiettivo sarà ragionevolmente raggiungibile. Più complicata la situazione del pronto soccorso, perché rispetto a qualche tempo fa non vi è più la propensione verso la medicina d’urgenza e quindi il reperimento diventa difficile. Vi sono al momento quattro medici per la copertura dell’h24, quando ne erano previsti dodici.