Crolla il fienile di "La vita è bella", appello a Benigni per restaurarlo

La struttura si trova a Castiglion Fibocchi (Arezzo) e compare all'inizio del film premio Oscar del grande attore e regista toscano con la battuta "Buongiorno Principessa"

Due immagini della famosa scena del fienile

Due immagini della famosa scena del fienile

Castiglion Fibocchi (Arezzo), 16 gennaio 2021 - Grazie a un film da Oscar e soprattutto a una scena e a battuta entrate nella storia del cinema ("Buongiorno principessa!") un fienile di Casiglion Fibocchi (in provincia di Arezzo) è diventato famosissimo, ma ora è letteralmente collassata sotto il peso del tempo e delle forti piogge che si sono alternate negli anni. Non era già in ottime condizioni e la Fraternita dei Laici, istituzione Aretina proprietaria dell'immobile, aveva gia' predisposto un progetto per la ristrutturazione non solo del fienile, ma anche dell'abitazione, una Leopoldina risalente al 1700 dono dei conti Occhini.

Il film, ovviamente, è "La vita è bella" e la battuta "Buongiorno principessa" è gridata all'inizio del film da Guido (Roberto Benigni), mentre gli cadeva tra le braccia, volata giù da un fienile, la sua principessa Dora (Nicoletta Braschi) nella prima scena del film premio Oscar".

"Quanto accaduto è una ferita culturale ed economica - afferma Pier Luigi Rossi primo rettore della Fraternita dei Laici - avevamo già predisposto un progetto per la ristrutturazione di questi immobili e contiamo entro pochi mesi di aggiudicare i lavori e iniziare il restauro". Adesso la zona verrà messa in sicurezza, alcuni interventi sull'abitazione erano già stati effettuati come la rimozione delle tegole del tetto che erano pericolanti.

Nel film Roberto Benigni si qualifica come un principe: "Principe Guido! Qui è tutto mio sai..." dice alla bambina, attrice aretina allora undicenne Carlotta Magione, poco prima dell'incontro con Dora, moglie anche nella vita del regista e attore. E allora l'appello della Fraternita va anche a lui. "Ci appelliamo alle istituzioni in primis alla Regione Toscana - afferma ancora Rossi - ma anche allo stesso Roberto Benigni e a tutti coloro che amano questa film. Qui purtroppo per un restauro completo servono tanti soldi, circa 2 mln e mezzo di euro e la Fraternita da sola non può farcela." La speranza è che "il cuore 'toscano' di Roberto Benigni e di tutti coloro che amano questa straordinaria pellicola, si sciolga di fronte a questa ferita e così come Guido raccolse la sua principessa che cadeva da quel fienile, qualcun'altro faccia altrettanto con questo accorato appello".