Alberto Pierini
Cronaca

Virus, c'è il settimo contagiato: è una donna di 55 anni. Ballerini in quarantena

E' in casa, amica della maestra. La Asl conferma la positività del ragazzo di 25 anni , aveva partecipato a una gara di danza. In osservazione alunni e colleghi dell’insegnante

Coronavirus

Coronavirus

Arezzo, 6 marzo 2020 - C'è una settima persona contagiata ad Arezzo: è una donna di 55 anni, le cui condizioni al momento non sono gravi, essendo naturalmente in isolamento ma a domicilio. Potrebbe trattarsi di un'amica della maestra che aveva contratto il virus nei giorni scorsi ma su questo non ci sono ancora conferme. Confermata invece la positività del giovane di 25 anni che aveva contratto la malattia durante una gara di ballo in un altro centro della Toscana.

Il virus lo ha «fregato» sul più bello, in uno di quei momenti nei quali la vita sembra solo sorriderti: ad una gara di ballo, forse a Chianciano, comunque con coppie in arrivo soprattutto dalla Romagna. L’entusiasmo, la vicinanza che questa maledetta emergenza sembra voler abbattere con la partner di turno: e i sintomi che dopo qualche giorno si fanno sotto. E’ il sesto caso aretino, rimasto per ore quasi invisibile, perso in una selva di voci e di boatos tra le quali diventa sempre più difficile muoversi.

Fuori anche dal bollettino regionale ma che il direttore generalo della Asl Antonio D’Urso conferma con la franchezza di queste ore. Un giovane, intorno ai 25-26 anni: è lui il terzo ricoverato in ospedale. Che si va ad affiancare alla coppia di Poppi, la prima a varare le sale preparate ad hoc nel reparto di malattie infettive. Nel giorno in cui la città intorno trema e si emoziona al caso della maestra.

Il giovane ha partecipato al raduno "Salsaterme 2020", tenutosi da venerdì 21 a domenica 23 febbraio a Chianciano, in provincia di Siena.  Davide Taccini, fra gli organizzatori dell'evento spiega: "Per i partecipanti della Asl Toscana Sud Est è prevista la quarantena: quindici giorni in isolamento. Tuttavia, essendo l'evento finito il 23 febbraio, la misura scadrà l'8 marzo. L'aretino contagiato, che ha partecipato all'evento, non è l'unico positivo al tampone. Il primo caso accertato è stato quello di un partecipante di Paicenza".

Una maestra di 51 anni, che contrae il virus probabilmente a Bologna, non si sa se anche lei per la passione del ballo. Insegna alle elementari, anzi primarie, Monte Bianco, uno dei 14 plessi dell’istituto comprensivo Vasari. Il sindaco è il primo ad essere informato la mattina, secondo il protocollo, dalla Asl. Subito dopo il preside, che alle 8.30 si ritrova sotto una di quelle docce fredde alle quali non ti preparano neanche i concorsi.

Una classe a tempo pieno, di quelle nelle quali non ci sono maestri unici ma un’articolazione di insegnanti. Una formula spesso vincente ma che in questi casi allunga l’elenco di chi deve essere esaminato e isolato. La donna resta in casa, quindi le sue condizioni almeno al momento non sembrano preoccupanti. Però è chiaro che è venuta a contatto con il mondo. Anche se mercoledì, l’ultimo giorno di scuola prima della chiusura, era già in malattia.

Non da sola, questa volta indicazioni non confermate parlano di altri casi di febbre alta: ma niente perora esclude non si tratti della classica, in fondo cara influenza. Nel giro di poche ore i telefoni bruciano, il preside mette a disposizione gli elenchi completi dei ragazzi e del personale, l’igiene pubblica prende i primi provvedimenti isolando i ragazzi.

Le comunicazioni corrono via chat e Whatsapp, compreso l’audio che il preside nel pomeriggio manda ai rappresentanti di classe per tranquillizzare i genitori. Non colora la realtà, ammette per primo di avere anche lui paura: ma in fondo in queste situazioni non vince chi mette la testa sotto la sabbia ma chi racconta le cose per il verso giusto,. Primo obiettivo ridurre il campo del virus, evitare che chi ancora non lo ha contratto possa beccarlo di rimbalzo,in «zona Cesarini». Una partita che ormai si allarga in tutta la provincia.

Perché se la quarantenne di Pergine è ormai quasi fuori dal tunnel, anche se chiaramente aspetterà per uscire da casa, il professionista di Poppi resta in rianimazione e la moglie in ospedale. E un altro fronte si era aperto in mattinata nel Valdarno. Un signore di circa quarant’anni, come se la malattia si divertisse ad abbattere l’età media delle sue «vittime».

E’ il sindaco di Castelfranco Enzo Cacioli a confermarlo sul suo profilo Facebook, come aveva fatto pochi giorni prima Simona Neri a Pergine. Il tampone è positivo, uno di quegli aggettivi che purtroppo in queste vicende perdono tutta la loro «carica».

Positivo ma non grave, non ci sono difficoltà respiratorie,non ha la febbre alta. Anche lui rivela di essere stato al nord, in una delle zone critiche anche se non rosse. Anche lui si è p chiuso in casa al volo, ai primi sintomi, secondo un copione che conferma la vecchia prudenza aretina.

E’ in casa, insieme alla mamma, alla quale dovrebbero essere stati fatti gli ormai famosi tamponi intorno ai quali ruota in questo momento tutta la nostra vita. Sta già meglio, ha scoperto la malattia forse quasi fuori dal tunnel. Presto potrà dire di averla vinta.