Villa Pavolini è americana Qui il poeta trovò rifugio

La storica dimora cortonese è passata nelle mani di una famiglia statunitense Corrado arrivò qui scappando dalle persecuzioni razziali del fratello Alessandro

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di Laura Lucente

Passa di mano la storica e amata "Villa del Bacchino" di Cortona appartenuta alla famiglia di Corrado Pavolini. Da oggi se la godrà una bella famiglia americana della Virginia che ne è rimasta affascinata e ha deciso di farne il suo buen retiro toscano. Una vendita, per altro a 6 cifre, che porta con sé anche una curiosità nella curiosità. Perché gli intermediari di allora e quelli di oggi sono padre e figlio, Paolo e Giovanni Alunno, con la tradizione nel mercato immobiliare che si tramanda da generazioni che hanno curato la vendita insieme all’agenzia Immobiliare di Lorenzo Lucani. A chiudere il cerchio oggi è proprio Giovanni Alunno che racconta la storia che lo lega a questo immobile. "Nella mia carriera di agente immobiliare devo dire che ci sono delle vendite che hanno, rispetto ad altre, un significato davvero speciale: questa è in assoluto una di quelle", conferma Giovanni Alunno. Il padre Paolo oltre 30 anni fa si era occupato del passaggio di proprietà dalla famiglia Pavolini ad un compratore inglese e grazie a questa opportunità era diventato un amico carissimo della famiglia del noto letterato Corrado Pavolini. "Le nostre famiglie erano entrate a tal punto in confidenza che la signora Pavolini, in occasione della mia nascita mi regalò una copertina di lana che ancora conservo gelosamente", racconta ancora Giovanni che si è occupato della vendita insieme al collega Lorenzo Lucani proprietario della Toscana Servizi immobiliari, agente in esclusiva per i venditori. "È stato un bel lavoro di squadra – confermano sia Lucani che Alunno – e non capita tutti i giorni di poter vendere un pezzo di storia di Cortona così ricco aneddoti. I clienti se ne sono innamorati a prima vista".

Una villa che si trova in una delle più belle zone di Cortona, chiamata Bobolino, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria Nuova, di cui l’allora Corrado Pavolini si era innamorato. Un legame forte quello che Corrado Pavolini aveva con Cortona dove scappò per trovare riparo con moglie Marcella Hannau di origine ebraica dalle persecuzioni razziali della Seconda guerra mondiale operate tra gli altri proprio dal fratello Alessandro uno dei più spietati e potenti gerarchi fascisti che fu anche Ministro della cultura durante il Ventennio. Terminata la guerra e con il cuore ormai segnato dalla bellezza di Cortona e dalle straordinarie esperienze che vi aveva vissuto, Corrado Pavolini cominciò a frequentarla con assiduità, tanto che dal 1961 vi si trasferì definitivamente scegliendo proprio la villa a Bobolino che insieme alla moglie ribattezzò "Villa del Bacchino" per una piccola statua di Bacco trovata nel giardino.