"Vi racconto la mia Africa" Altra missione di Landucci

Il presidente della onlus benefica "Occhi della Speranza" ha da poco conclu l’ultimo viaggio, il quarantesimo, in Zambia, insieme ad altri sei volontari

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di Simona Santi Laurini

"Amare l’Africa significa amare la vita". È con questo spirito che il fotografo castiglionese Carlo Landucci da oltre 20 anni gestisce la onlus benefica "Occhi della Speranza" che opera soprattutto in Zambia e Sierra Leone. In questi giorni, Landucci è rientrato dal suo quarantesimo viaggio missionario proprio in Zambia, un appuntamento annuale che il presidente dell’associazione compie con altri soci, non sempre necessariamente castiglionesi, per controllare di persona come procedono i progetti sostenuti e realizzati appoggiandosi alle suore Battistine, lì presenti da circa 70 anni. Carlo è partito con sei volontari e si sono trattenuti una decina di giorni, un periodo volutamente ridotto rispetto al solito a causa del Covid, che rappresenta ancora una piaga per il continente africano. "È sempre emozionante per me andare a visitare il nostro campo base a Kalulushi e la missione San Francesco a Solwezi, dove si trova il lebbrosario che sosteniamo con forniture alimentari settimanali – racconta con l’entusiasmo che lo contraddistingue – i ragazzi che sono partiti con me sono stati meravigliosi, hanno collaborato tantissimo, hanno aiutato le suore e hanno sicuramente vissuto un’esperienza profonda dal punto di vista umano". Tra i progetti attivi, che vengono sovvenzionati grazie alla generosità dei vari contributi che giungono all’associazione, una scuola per sordi, un orfanotrofio, una fattoria, un lebbrosario e nella missione di S. Joseph a Kalulushi anche un ospedale governativo, dove hanno luogo una trentina di parti al mese.

"Abbiamo in programma di ristrutturare la sala parto – spiega Landucci, che nel 2022 è riuscito a destinare ai progetti dello Zambia 15 mila euro – lì nasce almeno un bambino al giorno. Poi abbiamo anche potuto constatare che a causa della frequente rottura delle pompe dei pozzi, il villaggio di Kalulushi può usufruire di una quantità limitata di acqua ed è per questo che cercheremo di riattivare la fornitura idrica".Carlo ha anche provato l’esperienza di una multa per eccesso di velocità. "Sono molto ligi alle regole, ma tutto si è concluso con una stretta di mano e un sorriso" racconta divertito il presidente pronto a tornare in Africa ad ottobre, destinazione Sierra Leone.