Ancora un assalto a scuola: sulle tracce dei vandali del Vasari / FOTO

Trovate alcune impronte digitali degli autori della devastazione nella palestra. Manomesso anche il defibrillatore, la rabbia di Gamurrini e del sindaco

Palestra Vasari

Palestra Vasari

Arezzo, 24 aprile 2018 - Chissà se avranno mai un nome e un volto gli autori dell’atto vandalico compiuto ai danni della palestra della scuola Vasari. L’insegnante che ieri mattina ha aperto la porta della struttura si è trovato di fronte una scena da brividi: porte spaccate, oggetti sparsi ovunque, dagli spogliatoi alla palestra vera e propria, persino il defibrillatore manomesso. Un vero assalto che arriva dopo i tre tentativi di entrare nei locali avvenuti nei mesi precedenti.

Il primo a darne notizie, con tanto di galleria fotografica che documenta lo scempio, è il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini con un post su Facebook: «Dopo tre volte che rompevano i vetri ed il Comune sistemava, dei vandali sono entrati alla palestra Vasari ed hanno danneggiato tutto ciò che c’era. Io mi domando cosa hanno nella testa! Qual è lo scopo?».

In mattinata, lo stesso Gamurrini e il sindaco Alessandro Ghinelli hanno fatto visita alla palestra per verificare di persona i danni. Amara anche la reazione del primo cittadino che, sempre a Facebook, affida le prime riflessioni a caldo: «Nessuna giustificazione per gli atti vandalici fine a se stessi, nessuna scusa per gli incivili che hanno devastato la palestra della scuola Vasari. Intensificheremo i controlli, risistemeremo i locali, ma dobbiamo agire perché questa deriva inqualificabile venga fermata».

Subito dopo la scoperta dello scempio, alla Vasari sono arrivati anche gli uomini della scientifica, inviati dalla Questura. Una minuziosa ricognizione del luogo per trovare tracce dei vandali che sul posto hanno lasciato anche il piede di porco utilizzato per forzare porte e finestre. Sarebbero state anche rilevate impronte digitali. Al momento, non si fanno ipotesi su chi siano gli autori, nella zona non ci sono telecamere e risalire all’identità di chi ha compiuto il gesto potrebbe essere molto complicato.

In serata arriva anche la nota congiunta di Ghinelli e Gamurrini che fanno insieme la conta dei danni: «Stavolta non c’è stata una semplice effrazione, sono stati danneggiati giochi e armadietti. Se questi vandali credono di compiere un gesto contro l’amministrazione si sbagliano, l’atto è contro i ragazzi che frequentano la scuola e l’intera comunità. Risponderemo intensificando i controlli e dando ogni supporto possibile a chi conduce le indagini».

Oltre al danno, anche la beffa visto che l’amministrazione sta mettendo in campo, proprio in questo mesi, risorse per riqualificare gli ambienti scolastici ed è su questo punto che Gamurrini insiste particolarmente: «La politica di intervento sui plessi scolastici rischia di essere compromessa. La scuola Vasari subisce nell’arco di un periodo temporale piuttosto breve il terzo atto vandalico. Stavolta abbinato a una vera e propria devastazione di ambienti che è la firma più evidente dell’inciviltà di chi li ha compiuti».