Un triplice annuncio: a ottobre l’ingresso?

A mezzogiorno in Cattedrale e in contemporanea nella diocesi di partenza e a Roma. Fontana ha già diramato l’invito. Quali i tempi

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Riccardo Fontana ha convocato i fedeli per l’annuncio del nome del nuovo Vescovo

Forse saranno sciolte le campane, forse no: e in fondo sarebbe bello se suonassero anche loro, al bivio di un momento storico della chiesa aretina. L’arrivo di un nuovo Vescovo è uno di quei passaggi che resta scritto nella pelle di una diocesi. E stavolta chiude un’attesa particolarmente lunga. La lettera di dimissioni di Riccardo Fontana, un atto dovuto e imposto dal diritto canonico al compimento dei 75 anni, risale a gennaio. E tante volte, forse troppe avevamo annunciato il brivido della vigilia.

Ma stavolta ci siamo davvero. E’ stato lo stesso Fontana a diramare la convocazione dei sacerdoti e dei fedeli. Una nota stringata, appena poche righe, firmata di suo pugno. La sintesi? Tutti in Cattedrale alle 12 di giovedì. Non di sabato, rompendo una tradizione sul giorno della settimana data qualche volta per scontata.

Dovrebbe essere l’annuncio della nomina di Andrea Migliavacca, attuale Vescovo di San Miniato. E’ ormai la scelta quasi certa, almeno sulla base delle nostre informazioni. Poniamo che l’eredità di Riccardo Fontana vada davvero a lui.

Bene, in quel caso l’annuncio sarebbe triplice e naturalmente in contemporanea. Uno scontato, l’informazione della sala stampa vaticana, con indicazione del prescelto nel sito ufficiale della Cei, la conferenza episcopale italiana.

L’altro ad Arezzo, e qui c’è già la convocazione ufficiale. Il terzo nella diocesi di provenienza del nuovo Vescovo: e in questo caso quindi nella Cattedrale di San Miniato, ove fosse confermata davvero l’ipotesi sempre più corposa di Migliavacca.

Per l’annuncio aretino alla lettura della nomina da parte del Vescovo Fontana, si unirà la lettera alla diocesi. La diocesi aretina, che come noto abbraccia anche Cortona e Sansepolcro, e alla quale il nuovo arrivato manderà il suo primo messaggio. Che in genere con tono anche discorsivo esprime la gioia per l’incarico ricevuto e pesca tra i punti forti della chiesa di arrivo. Oltre ad avere un pensiero particolare per i sacerdoti ma anche per il popolo tutto, in attesa di conoscerlo direttamente.

Già, a quando l’insediamento? Se davvero fosse Migliavacca a raccogliere il testimone di Fontana, i tempi potrebbero essere no lunghissimi. E’ già Vescovo, quindi non c’è bisogno di un’ordinazione che richiede tempi più lunghi. Escluso un insediamento a settembre, se non altro perché il 25 è già giornata di elezioni e sarebbe impensabile unire due eventi della stessa portata. Possibile che possa essere fissato entro la fine di ottobre. Ma non è per niente scontato.

In questi casi il trasferimento di un Vescovo apre anche il nodo della diocesi di provenienza, della quale diventa amministratore apostolico. E sembra improbabile che i due incarichi possano andare a braccetto. Sempre che, come è successo a Montepulciano, il Papa non decida di affidare la diocesi di San Miniato al Vescovo di Pisa, e questo ridurrebbe molto i tempi del passaggio. Ma sono solo ipotesi che precedono l’annuncio. E che animano la vigilia del mezzogiorno più atteso o del suono delle campane.

Alberto Pierini