
Un altro gatto preso a fucilate Ennesimo episodio in Valdarno
Ennesimo gesto inconsulto ai danni di un essere indifeso. L’Enpa Valdarno, ieri mattina, ha denunciato un altro grave episodio che avuto come vittima un gatto. "Gli hanno sparato a Terranuova località Bandella – ha denunciato l’associazione – Il micio si chiama Simba ed è di proprietà. L’arma dovrebbe essere una carabina. Per fortuna è vivo e ricoverato dal suo veterinario. Ovviamente è in corso la denuncia da parte della famiglia che abbracciamo calorosamente. Non ci stancheremo mai di ripeterlo – ha concluso Enpa Valdarno – No alla violenza. Rispetto per tutti gli animali. Speriamo che venga fatta luce anche su questa vicenda". L’associazione ha pubblicato sui social la foto, molto cruda, dell’animale ferito e sono state decine i commenti di sconcerto e di condanna. Non è la prima volta che nella vallata si registrano episodi simili.
Uno degli ultimi risale al gennaio del 2021 quando una gattina di sette mesi, in pieno centro a Levane, era stata colpita da un’arma ad aria compressa. I militari della caserma levanese avevano ricevuto la denuncia-querela da una residente, che aveva trovato la propria micia riversa per terra in fin di vita in una pozza di sangue. Inutile la corsa al pronto soccorso veterinario e l’intervento d’urgenza perchè un pallino aveva leso gli organi vitali, e per "Luna", questo il suo nome, adottata da qualche mese, non c’era stato niente da fare. Sempre nel 2021 un altro fatto, per fortuna meno grave per le conseguenze fisiche dell’animale. Anche in quel caso l’Enpa Valdarno denunciò il ferimento di un gatto domestico di proprietà, in zona rurale a Piandiscò. La bestiola fu ricoverata in clinica con dei pallini da estrarre.
Sconcertante poi quello che avvenne nel maggio del 2018 al Restone, al confine tra i comuni di San Giovanni Valdarno e Figline Incisa. Un gatto fu colpito in testa, tra i due occhi e il naso, da una freccia di balestra e morì tra atroci sofferenze. Fu ritrovato in un fosso, trafitto e ormai privo di vita. Tanti episodi, troppi, decisamente. L’Enpa, tra l’altro, una sezione specifica che si prende cura delle colonie feline del Valdarno. Quelle registrate sono circa 950, un numero altissimo considerando che sono tantissime quelle non censite. Su questi gravi episodi, anche in passato, le forze dell’ordine si sono mosse, avviando le indagini dopo aver raccolto le denunce e in alcuni casi arrivando all’autore del gesto. Ma a parte l’aspetto penale, quello che sconcerta è che ancora oggi ci siano persone che decidono deliberatamente di fare del male a piccoli esseri indifesi.
Marco Corsi