
Tris sindaci, prendere o lasciare. C’è la svolta ma nessuno si espone
Telefonini spenti. Rigorosamente. Come si conviene, nei calcoli e nelle strategie politiche in vista del voto, nel giorno in cui da Palazzo Chigi arriva il via libera al terzo mandato ai sindaci anche nei comuni sotto i quindicimila abitanti (finora la soglia per il prolungamento si fermava a quota cinquemila). Uscito dal tavolo del governo sette giorni fa per le tensioni nella maggioranza sul capitolo governatori, ieri il decreto è passato – ora approda in parlamento - ufficializzando anche la data del voto: 8 e 9 giugno nel doppio incrocio tra urne comunali ed europee.
In Toscana sono 166 i sindaci che potranno ricandidarsi, su un totale di 184 Comuni al voto. Nell’Aretino la "regola" del terzo mandato impatta con la forza di uno tsnuami, proprio nei comuni-chiave della sfida elettorale. Valdichiana e Valdarno da ieri sono sotto la lente di partiti, movimenti e liste civiche: grandi manovre per capire se i sindaci al secondo giro di boa sono interessati al tris e, a cascata, come coniugare aspirazioni e tattiche elettorali.
Certo è che dei 26 Comuni aretini al voto nell’election day di giugno, ce ne sono alcuni dove la partita vale doppio per centrodestra e centrosinistra. A cominciare da Castiglion Fiorentino, "piazza" di tutto rilievo nello scacchiere politico perchè a questo punto, il "dominus" Mario Agnelli dovrà sciogliere il nodo che lo "lega", non solo al partito di riferimento (quello salviniano) per giocare con le parole, ma anche agli equilibri nella sua maggioranza di governo. Perchè in competizione ci sono alcuni assessori della sua giunta, con in testa il vicesindaco Devis Milighetti e l’assessore Massimiliano Lachi. Della partita, potrebbe essere pure l’assessore Stefania Franceschini. Una poltrona per tre: l’affollamento di candidati ai piani alti di Palazzo San Michele, potrebbe essere spazzato via in un secondo se Agnelli decidesse di dire sì al terzo mandato. Ipotesi non peregrina, si dice negli ambienti del centrodestra, che consentirebbe al sindaco-globetrotter di restare in sella per il tempo necessario a valutare le prossime sfide elettorali, sullo sfondo le regionali e pure - si ipotizza - la partita per Arezzo.
Ma si sa, Agnelli resta un battitore libero nel dna e seppure ben inserito ai piani alti della Lega toscana, potrebbe anche incamminarsi su un’altra via, per il momento lontana dalla politica ma non troppo. A Foiano i giochi nel centrosinistra sembrano fatti con la candidatura a sindaco dell’attuale vice Jacopo Franci, ma i rumors che rimbalzano da un comune all’altro della Valdichiana, descrivono il primo cittadino Francesco Sonnati non così soddisfatto del passo indietro, o di lato. In Valdarno l’effetto terzo mandato irrompe su due "piazze" dove il centrosinistra è in fibrillazione da settimane, sia per l’attesa di capire il destino del terzo mandato, sia per trovare la quadra sulle candidature tra uscenti e potenzialmente ricandidabili, e aspiranti al primo brivido amministrativo. È il caso di Cavriglia dove il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha già detto che se il Pd gli chiederà di farlo, lui è pronto a puntare sul tris per completare la mole di opere "piovute" dal rubinetto del Pnrr sulla cittadina valdarnese.
Eppoi c’è il caso Terranuova dove il fuoco dem cova sotto la cenere del "troviamo una quadra". Qui il terzo mandato spalanca le porte e spiana la strada al sindaco uscente Sergio Chieni, "battagliero" nella trincea Fimer nei due anni durissimi della crisi aziendale, forte di un consenso consolidato in dieci anni. Ma il suo vice Mauro Di Ponte non sembra intenzionato a cedere il passo, lui che da settimane invoca le primarie. Senza risposta.