MATTEO MARZOTTI
Cronaca

Tragedia dell’Heysel, il ricordo al teatro Verdi

MONTE SAN SAVINO Un momento di ricordo ma anche di confronto a 40 anni dalla tragedia dello stadio Heysel, in...

MONTE SAN SAVINO

Un momento di ricordo ma anche di confronto a 40 anni dalla tragedia dello stadio Heysel, in cui persero la vita 39 persone, tra cui due aretini: Giusy Conti e Roberto Lorentini. E’ quanto è in programma a Monte San Savino nella giornata di domani alle 21 presso il Teatro Verdi. Un appuntamento a ingresso libero a poche ore proprio dall’anniversario di quella tragedia. Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool si trasformò in un incubo: una carica degli hooligan inglesi nel Settore Z provocò il crollo di un muro e la morte di 39 persone, per la maggior parte tifosi italiani. Un momento drammatico della storia sportiva europea, che ancora oggi rappresenta una ferita aperta nella memoria collettiva. Ospite della serata sarà Lino Rossi, sopravvissuto del Settore Z, testimone diretto di quella tragedia. Aveva 27 anni quando partì in auto con due amici, bandiera bianconera cucita dalla madre, per seguire la Juventus in quella che doveva essere una festa. Ma a Bruxelles, la festa divenne incubo. "Se non avessi lasciato la macchina fotografica in hotel, sarei morto. Mi avrebbe fatto da zavorra. Mi ha salvato l’istinto", racconta oggi, a distanza di quattro decenni, ancora segnato nel profondo da quella giornata. Da allora, la folla lo spaventa: "Soffro di demofobia. Non vado più nemmeno al Palio di Siena". Lino Rossi porterà la sua preziosa testimonianza, accompagnato da altri ospiti d’eccezione come Andrea Lorentini, figlio di Roberto e presidente dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime dell’Heysel, Francesco Conti, fratello di Giusy Conti, una delle vittime, oltre a Francesco Caremani e Luca Serafini, giornalisti e scrittori che hanno approfondito la tragedia con coraggio e precisione. A moderare la serata Luigi Alberti.

Matteo Marzotti