Tornano i treni nel 2026 L’annuncio dall’Umbria

L’assessore regionale dà la data per le prime fermate dopo anni a Sansepolcro. Il vicesindaco Marzi: "Un segnale importante, stiamo chiudendo il cerchio"

Migration

di Claudio Roselli

I treni della ex Ferrovia Centrale Umbra torneranno a Sansepolcro entro il 2026. L’attesa, che già dura da cinque anni (ricordiamo che gli ultimi convogli transitarono il 12 settembre 2017, prima dello stop per lavori che in alcuni tratti non sono mai iniziati), è destinata ad allungarsi fino a nove, ma a quanto pare stavolta vi sarebbero certezze, quelle rese note dall’assessore regionale umbro alle infrastrutture e ai trasporti, Enrico Melasecche Germini, peraltro intervenuto di recente a un incontro tenutosi nella vicina San Giustino, nel quale si è parlato anche di E45 ed E78. "Abbiamo davanti quattro anni per riattivare completamente, con i 163 milioni di euro del Pnrr, la tratta Terni-Sansepolcro – ha detto l’assessore – ma con assieme la novità della valorizzazione turistico-ricettiva di 15 stazioni attraverso il finanziamento di 15 milioni di euro del bando nazionale Pinqua. Nelle stazioni si potranno affittare biciclette e quindi a ogni fermata dei treni vi sarà la possibilità, pedalando, di recarsi in visita nei borghi e nelle altre bellezze che si incontrano lungo il tracciato. La ferrovia verrà inoltre riclassificata da 16 a 18 (si va in base al peso per asse), in prospettiva di un futuro sfondamento verso Arezzo".

I soldi ci sono e – a quanto pare – anche la volontà di rimettere in piedi una ferrovia che attraversa longitudinalmente tutta l’Umbria, attraverso interventi di modernizzazione e messa in sicurezza; un altro segnale confortante è stato quello del 13 settembre scorso, con il ripristino del collegamento Ponte San Giovanni-Perugia Sant’Anna. Sarà davvero la volta buona, dopo tante chiacchiere e promesse? "Il segnale è positivo – ha dichiarato il vicesindaco di Sansepolcro, Riccardo Marzi – e tutto lascia presagire che si vada verso la direzione auspicata. Lo stesso sindaco Fabrizio Innocenti aveva avuto fin dall’inizio contatti con la presidente della Regione dell’Umbria, Donatella Tesei, proprio per la questione della ex Fcu. Se tornassimo a essere il capolinea nord, sposteremmo la stazione nella zona di San Paolo (in previsione anche dell’allungamento in direzione di Arezzo) e creeremmo un anello ciclopedonale fra la nuova e la vecchia stazione proprio lungo l’attuale strada ferrata, il che ci consentirebbe di ridisegnare l’assetto urbanistico su un versante a quel punto liberato dalla presenza dei binari".

È prudente Paolo Fratini, sindaco di San Giustino: "A fronte delle garanzie verbali che ci sono state date – ha detto – mancano ancora i documenti, quindi andiamo avanti sulla fiducia e sulla speranza che alle parole seguano i fatti".