Si allarga la famiglia dell’Avis Costante aumento delle donazioni

La sezione da 12 anni è guidata dal presidente. Maurizio Tacconi. L’esperienza di una volontaria

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Nell’anno della pandemia a Foiano l’Avis cresce e accoglie nella grande famiglia dei volontari, settanta nuovi donatori di sangue portando in dote un "tesoretto" di 523 prelievi nei centri trasfusionali degli ospedali della Fratta, Arezzo e Nottola (versante Valdichiana senese). Un trend che dal 2018 registra un costante aumento per l’attività della sezione guidata da 12 anni dal presidente Maurizio Tacconi, una vita nel volontariato: "Si comincia per caso: avevo parenti che lo facevano e li vedevo appagati. Ho deciso di aderire nel 1965 e ho capito cosa si prova e l’importanza del gesto racchiuso in quella sacca che in maniera anonima e gratuita va a sostenere la vita di una persona". Tacconi è arrivato a quota settanta donazioni di sangue ed è intenzionato ad andare avanti "fino all’età di settanta anni".

Durante la pandemia la richiesta di "sangue intero è diminuita perché con gli ospedali sotto pressione per Covid, gli interventi chirurgici sono calati ma il sangue non smette mai di essere utile; ne servono 1800 sacche al giorno solo per terapie di routine dei nostri ammalati cronici", spiega. Antonietta Saccone ha il terrore degli aghi ma ha deciso far parte del sodalizio per "senso civico aiutando chi ha bisogno".

L.B.