
Scuola, parte la caccia ai bidelli Ne mancano settanta solo in città Allarme per la patente del computer
di Alberto Pierini
I conti tornano, i bidelli forse no o almeno non a sufficienza.. Perché la carenza di queste figure chiave nel mondo della scuola, oltre che dal fascino antico, ora è stata rigorosamente misurata. E i vuoti che erano stati indicati a suo tempo non sono banali.
In base alle stime elaborate dalla Cgil, che ha realizzato una tabella dettagliata istituto per istituto, siamo di fronte ad oltre 100 posti mancanti sul fronte dei collaboratori scolastici, uno dei nuovi termini coniati per individuare i migliori amici degli studenti. E di questi addirittura settanta sono in città. Una delle realtà più scoperte è quella del Con vitto Nazionale, che ricordiamo poi è polivalente e spazia dal Liceo Artistico fino al resto del mondo. Un vuoto che si accompagna a quello nutrito di tutti i ruoli non didattici della scuola.
I numeri? Nel complesso i bidelli dei quali da agosto inizia la caccia sono in tutto 102. Ma il quadro non sorride sugli altri ruoli forti oltre le cattedre. Gli assistenti amministrativi da reperire sono 32 nel complesso della provincia e quindi disegnano segreterie ancora in panne. Venti sono gli assistenti tecnici da individuare: sono i collaboratori di laboratorio, determinanti per creare nel modo migliore la fase degli esperimenti e dei test.
Un altro ruolo con larghi vuoti è quello dei Dsga: fuori di acrostico i direttori dei servizi generali e amministrativi. E’ inserito in tutte le scuole di ogni ordine e grado ed è un profilo che si occupa dell’organizzazione dei servizi, compresi quelli contabili. "Si tratta – commenta dalla Cgil Maurizio Tacconi – di una figura spesso ignorata ma che ha un ruolo sempre più determinante nell’attività delle scuole".
Se proviamo ad analizzare questi dati nelle varie vallate, in Valdarno l’attuale carenza di posti è di 55 operatori complessivi, in Valtiberina di 15, in Casentino di otto e su Arezzo di quasi cento.
Il nodo dei bidelli è uno dei più importanti, vista la funzione che spazia anche sul piano della sicurezza.
La disponibilità di posti effettivi è decisa dall’ufficio scolastico regionale: un anno fa venne incontro alle richieste aretine, anche sotto la spinta del provveditore aretino Roberto Curtolo, ma è un nodo che ogni anno va affrontato e sciolto. Come al solito, tra convocazioni, graduatorie e in coda esami di riparazione, l’agosto delle scuole è quanto meno a sorpresa. In particolare gli uffici del provveditorato si ritrovano ogni anno proprio nel mese più caldo a gestire il grosso degli impegni. E che diventa decisivo per la ripartenza.
Ripartenza anticipata: quasi tutte le scuole ormai concentrano nell’ultima settimana di agosto gli esami di recupero, che riguardano tutti quei ragazzi che abbiano avuto il giudizio sospeso almeno su una materia.
E sullo sfondo c’è un altro iceberg che si profila non su questo anno scolastico ma sul prossimo. Ed è un iceberg legato al nuovo contratto di lavoro.
In pratica tutte le assunzioni del comparto tecnico e amministrativo saranno subordinate al possesso della patente europea del computer. Tutte quelle del personale Ata: che è poi quello che raccoglie dai collaboratori scolastici ai segretari agli assistenti di laboratorio. Chi non ha quel documento dall’anno prossimo sarà fuori, elemento decisivo per il rinnovo del contratto.
Da qui parte la classica corsa all’italiana: di sicuro è un passo avanti in termini di professionalità e di aggiornamento, ma per mettersi in regola sarà necessario concentrare in una sola stagione un mare di corsi curati dalle agenzie formative. Gli esami, si sa, non finiscono mai. Ma proprio per questo è possibile debbano essere concentrati sempre nell’arco di pochi mesi?