Schianto tragico, la giovane alla guida aveva bevuto: alcol test al doppio del limite

Nell'incidente del Corsalone era morto domenica Alessandro Nanni, un imprenditore di 39 anni: al volante era una sua carissima amica

L'incidente tragico al Corsalone

L'incidente tragico al Corsalone

Arezzo, 20 ottobre 2018 - Aveva bevuto. E aveva bevuto ben al di là dei limiti che la legge impone a chi si mette al volante. E’ il risultato dell’alcol test arrivato pochi giorni dopo il tragico schianto del Corsalone: lì dove era morto a 39 anni Alessandro Nanni, un piccolo imprenditore con le radici a Monte San Savino e in Casentino ma da alcuni anni residente ad Arezzo.

Al volante c’era una sua carissima amica di 21 anni, residente nella zona di Rassina: forse al volante semplicemente perché l’auto di lui aveva avuto dei problemi e non era disponibile. Guidava lei quella Seat Leon che si era andata a infrangere contro un’auto proveniente dalla direzione opposta di marcia. E guidava sotto l’effetto dell’alcol.

Il limite è di 0,5 e il risultato avrebbe superato il livello 1, quindi circa il doppio del consentito. Forse la conferma che i due venivano da una festa? I valori sono, si sa, volutamente bassi, proprio per evitare che gli automobilisti si mettano comunque al volante dopo aver bevuto. E’ difficile dire quanto quel livello di alcol possa aver tolto lucidità alla giovane fino ad influire sull’incidente, visto che le reazioni cambiano da individuo a individuo. Ma di fatto quel valore era nettamente superato.

E questo fatalmente nell’inchiesta aperta dal Pm Andrea Claudiani per verificare l’esistenza di eventuali responsabilità avrà un peso. In questi casi la denuncia è automaticamente per omicidio stradale, al di là dell’esito dell’alcol test. Ma certo quel valore rischia per la giovane di pesare parecchio. Lo schianto domenica scorsa, in piena notte: di qua la Seat con a bordo la ventunenne e Nanni, di là una Audi, guidata da un cinquantenne di Poppi che stava riportando a casa la figlia di 18 anni.

Già nella prima ricostruzione era emerso come la Seat fosse uscita dalla propria corsia. Tra le ipotesi quelle prevalenti sembravano essere il colpo di sonno o un ’attimo di distrazione. Pochi secondi e lo scontro. Scontro nel quale la ragazza e i due occupanti dell’Audi erano usciti con gravi ferite. E in cui Nanni aveva perso la vita.

Morto sul colpo: il magistrato aveva anche evitato di disporre l’autopsia, mentre aveva chiesto l’alcol test sui due guidatori. Ora una prima risposta nella ricerca di un perché. Che da una parte comincia a delineare dei punti fermi. E che di certo alimenterà anche il dramma di chi già soffre per la morte di un amico e che forse già si ritrova a convivere con l’ansia di sentirsene responsabile.