Sansepolcro, è la domenica del Palio della Balestra con Gubbio: oltre cento i tiratori

Dalle 16 in poi in piazza Torre di Berta. Scoccherà per primo la verretta il biturgense Gian Luca Baldi, vincitore nel 2017

I balestrieri di Sansepolcro sul banco di tiro: c'è anche il sindaco Mauro Cornioli

I balestrieri di Sansepolcro sul banco di tiro: c'è anche il sindaco Mauro Cornioli

Arezzo, 9 settembre 2018 - Appuntamento con la storia a Sansepolcro. Il Palio della Balestra si perpetua da oltre 400 anni e nel pomeriggio di domenica 9 settembre (inizio ore 16), in piazza Torre di Berta, va in scena l’ennesima edizione della sfida fra i tiratori di Gubbio e quelli della città biturgense, le due grandi ereditarie della nobile tradizione. Anche quest’anno, un totale di partecipanti con tre cifre: nel 2017 furono 100 esatti, mentre il record assoluto di sempre rimane quello dell’edizione 2016, sempre nella città biturgense, quando a salire sui banchi si alternarono 105 balestrieri (61 dei quali di Sansepolcro) in un Palio che passerà alla storia anche per l’ex-aequo fra Viviano Zanchi e l’eugubino Guido Morelli. La ripartizione numerica è destinata a rimanere tendenzialmente invariata, con Sansepolcro che dovrebbe arrivare a 58 tiratori e Gubbio che ne ha annunciati 45, il che costituirebbe record assoluto per i violanero a Sansepolcro. Il dato singolare è relativo ai capibanco: sono infatti gli stessi nello stesso anno. L’unica differenza è che in piazza Grande è stato l’umbro Giampiero Bicchielli a scoccare per primo la verretta (avendovi vinto nel 2017), mentre stavolta toccherà a Gian Luca Baldi, il valoroso balestriere di Sansepolcro che ha realizzato la “doppietta”, vincendo in casa un anno fa e ripetendosi a fine maggio nella città di Sant’Ubaldo. Poi, sarà l’urna a determinare l’ordine di tiro, ricordando che sono tre i banchi a disposizione di ogni città; il primo classificato consegnerà in automatico alla società di appartenenza il significativo drappo dipinto dall’artista Joy Stafford Boncompagni, che verrà issato sul balcone di Palazzo Pichi.