Saldi, giro d’affari da 16 milioni La ripresa c’è ma è al rallentatore

Le stime di Confcommercio indicano un aumento di spesa di 6 euro a famiglia ma molto sotto al 2019. Sabato il via alle vendite ribassate: ma già da giorni anticipi più o meno in maschera. Così i vari settori

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di Angela Baldi

Un giro d’affari da 16milioni e mezzo. E’ la stima di Confcommercio per l’avvio dei saldi estivi che partiranno sabato qui come in tutta la Toscana. La previsione parla di una spesa di 186 euro per l’acquisto medio a famiglia, 6 euro in più rispetto all’anno scorso, considerando nuclei da 2 a 3 componenti. Per l’associazione di categoria solo sei famiglie su dieci acquisteranno in saldo, saranno 88.638 le famiglie delle 147.730 aretine, che approfitteranno delle svendite e degli sconti di fine stagione per rifarsi il guardaroba, 80 euro lo scontrino medio a persona.

Sono "abbastanza buone", secondo Confcommercio le previsioni per i saldi estivi in partenza Le svendite andranno avanti per i prossimi due mesi, precedute da giorni di saldi mascherati o anticipi di svendite un po’ dappertutto. Ma anche dai saldi privati, quella pratica diffusa per premiare il cliente fidelizzato, dedicata appunto alla clientela più affezionata invitata per prima a scegliere nella selezione di fine stagione.

Tanta la voglia di partecipare agli sconti e tornare a fare un giro nei negozi dopo anni di pandemia. "Quest’anno dovrebbe andare meglio, sono aumentate le occasioni di incontro e, dunque, c’è una maggiore necessità di rinnovare il proprio guardaroba - dice Paolo Mantovani, presidente regionale di Federazione Moda Italia Confcommercio - Pesa però l’incognita sulla propensione di spesa delle famiglie, spaventate dal caro-bollette e dallo spettro di nuovi aumenti delle materie prime".

Una previsione sempre in chiaro scuro con gli affari dei saldi estivi che potrebbero svilupparsi a macchia di leopardo. "Nella partenza di sabato in città potrebbe contribuire positivamente e fare la differenza anche la presenza di turisti - prosegue il presidente dei dettaglianti di abbigliamento e calzature - Lo scontrino medio dovrebbe crescere, considerando che nel 2021 la spesa media a famiglia era di 180 eur, ma sarà difficile tornare ai 230 euro a famiglia dell’estate 2019, l’ultima pre-pandemia. Nelle città molti confidano sul ritorno dei turisti, stranieri, che volentieri acquistano scarpe, abiti e borse made in Italy". Le vendite di fine stagione, che ad Arezzo interessano circa 800 imprese commerciali sparse in tutta la provincia tra abbigliamento, tessuti, calzature, pelletteria e articoli sportivi, dureranno 60 giorni.

Potranno essere messi in saldo tutti i capi a carattere stagionale o di moda, suscettibili di deprezzamento. Come sempre, Confcommercio ricorda ai propri associati le principali regole da rispettare. Per un corretto acquisto degli articoli in saldo, è obbligatorio per gli esercenti esporre chiaramente il prezzo originale e quello scontato della merce, con la relativa percentuale di sconto applicata.

"La moda viene già da anni difficili, segnati dal calo dei consumi, e nonostante tutto è uno dei pochi settori dove in questi mesi non ci sono stati aumenti – continua Mantovani - I commercianti hanno cercato di reggere botta senza ritoccare i cartellini, per non fiaccare troppo il mercato, ma hanno visto scendere i loro ricavi. E i saldi da soli non possono fare miracoli per i bilanci".