
"Ricordo di un eccidio", è l’evento in programma oggi dalle 18, all’esterno della chiesa di San Severo, lungo la strada panoramica di Poti, pomeriggio dedicato alle vittime della strage nazista che il 14 luglio 1944 sconvolse la pace nella località dell’Alpe di Poti. Intorno alle 10 di quel giorno, infatti, un gruppo di quindici militari tedeschi eseguì un rastrellamento. A San Severo vivevano circa tredici famiglie di contadini, boscaioli e carbonai, ma in quel periodo il numero degli abitanti era stato rimpinguato dagli sfollati della città. I soldati arrestarono venti uomini accusati senza prove di far parte delle bande partigiane o di proteggere la loro clandestinità, ne rilasciarono solo tre e accompagnarono gli altri in un vicino boschetto, dove li finirono a colpi di mitraglia. I diciassette trucidati avevano un’età compresa tra 17 e 67 anni. Ancora oggi un monumento in pietra e marmo di fronte alla chiesa romanica di San Severo ricorda quel crimine. Per l’occasione la band Casa del Vento proporrà alcuni brani del suo repertorio, compresa la canzone "Notte di San Severo" del 2001, tratta dall’album "900" e dedicata proprio all’eccidio. Tra le fila della band aretina, nota per l’impegno sociale e per le collaborazioni con la sacerdotessa del rock Patti Smith, figurano infatti i cugini Luca e Sauro Lanzi, che nel massacro persero il nonno paterno Silvestro. Poi la mostra fotografica di Lorenzo Nasi con i volti e le storie dei partigiani. Modera l’iniziativa il giornalista Marco Botti. L’evento è organizzato da La Fattoria in Cammino di Elena Palazzini e Io Vivo Poti, comunità rurale rappresentata da Michele Buresti, con il patrocinio di Anpi. Il pomeriggio si concluderà con una merenda.