Quei profeti inascoltati la mostra alla Fraternita parte di slancio

La mostra "Profeti inascoltati del ‘900" ad Arezzo presenta opere di Dionisio di Francescantonio su figure influenti come Orwell e Pasolini, per preparare la società italiana alle sfide future. Dal progetto è nato un libro con 66 ritratti dell'artista.

Dopo aver girato l’Italia è arrivata per la prima volta ad Arezzo "Profeti inascoltati del ‘900", la mostra organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo, in programma fino al 5 maggio presso le sale ex Udienze di Palazzo di Fraternita in piazza Grande: da George Orwell a Pier Paolo Pasolini, da Hannah Arendt a Louis-Ferdinand Céline, una ricca selezione delle opere dell’artista genovese Dionisio di Francescantonio. L’intento della mostra, ideata e curata da Dionisio di Francescantonio, dalla scrittrice e organizzatrice culturale Miriam Pastorino e dall’editore e saggista Andrea Lombardi è quello di contribuire ad attrezzare culturalmente la società italiana in vista delle sfide del tutto nuove che la attendono, per comprendere la natura delle quali torna utile interrogare il passato, pur con lo sguardo rivolto al futuro. Nel percorso in mostra diversi ritratti, realizzati a matita su carta, di personalità della cultura e dell’arte capaci, con la forza delle loro idee, di influenzare il nostro tempo. Figure trasversali che abbracciano molteplici sfumature ideali e spirituali, distintesi per le loro analisi fuori dagli schemi dell’età contemporanea, Dalla mostra è nato poi il libro Profeti inascoltati del ‘900 con il numero di ritratti, tutti opera di Dionisio di Francescantonio, e relative schede portati al numero di 66.