"Quei lenzuoli in terra, una tragedia": la notista di QN nel luogo dell'incidente

L’autostrada chiusa e l’immobilità dei soccorritori e degli automobilisti impietriti di fronte a quello che era accaduto. Il lavoro degli agenti della stradale per evitare code più grosse

La scena dell'incidente

La scena dell'incidente

Arezzo, 6 giugno 2020 - Un ammasso di lamiere , lenzuola bianche sulla carreggiata, due elicotteri fermi nei campi limitrofi all’autostrada del Sole. Un’immagine raggelante per chi si è trovato ieri, come chi scrive, a pochi passi dallo scenario della tragedia che ha coinvolto più mezzi in una carambola che deve aver trascinato i veicoli coinvolti per diversi metri, prima di fermarsi sul bordo sinistro della carreggiata della A1, all’altezza di Badia al Pino, poco dopo lo svincolo di uscita di Arezzo.

Al suolo, al momento in cui sono passata sul ponte sopra l’autostrada, che era stata chiusa ad Arezzo fino a Monte San Savino, c’erano tre lenzuola a terra, sporche di sangue, da un lato un gruppo di soccorritori accanto a quello che era, probabilmente, il corpo della vittima più piccola, un bimbo, una bimba, chissà.

La foto dell’attimo di quello sguardo sulla tragedia mi ha fatto pensare che tutto si fosse già consumato nel peggiore dei modi; tre ambulanze ferme e due elicotteri a terra non potevano che far presagire che più nulla c’era da fare per chi era stato coinvolto.

L’immobilita’ dei soccorritori e degli automobilisti impietriti a poca distanza dal groviglio di lamiere mi ha fatto pensare anche che si fosse in attesa del magistrato, anche se i numerosi testimoni del dramma consentiranno, forse, un’accurata ricostruzione della dinamica dell’accaduto.

La polizia stradale, nel mentre, stava cercando di far uscire le macchine e i numerosi mezzi pesanti bloccati subito dopo lo svincolo di ’uscita di Arezzo a marcia indietro per liberare l’autostrada, chiusa nel frattempo anche dall’altro lato, direzione Firenze.