Polcri stretto tra due fuochi E c’è un giallo sul vertice

Versioni opposte tra schieramenti sul "governo solo con il centrodestra". Il presidente resta ancora in silenzio. Ma c’è chi parla di una nota imminente

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A Palazzo dei Grandi c’è silenzio e l’inquilino mantiene la consegna. Sono ore complicate, tra la richiesta di chiarimenti che si è levata da piazza Sant’Agostino e una certa sorpresa nell’area civica donatiana per come sono andate le cose. Alessandro Polcri che va al vertice convocato dal centrodestra era già di per sè un boccone amaro da digerire (e in molti non lo hanno gradito), ma quella proposta di governo "con il sostegno esclusivo del centrodestra" secondo la nota di Palazzo Cavallo, fa più male di un cazzotto nello stomaco. Dem e civici avevano accolto il progetto polcriano della Casa dei Comuni ed erano pronti a costruirlo dopo aver premiato nelle urne la sua corsa contro Silvia Chiassai. Un nuovo modello di governo, insomma, dal profilo più istituzionale e pragmatico che politico. La mossa di Polcri, invece, ha lasciato più di una perplessità. C’è una riunione in agenda l’11 febbraio e sarà quello il tavolo su cui il centrosinistra verificherà. Per ora lo schieramento e l’ala civica restano in attesa. Ma sulla vicenda resta il giallo della nota che fa sintesi del faccia a faccia: Il "nodo" è il " governo con il sostegno esclusivo del centrodestra". Nel centrosinistra gira una versione diversa in base alla quale Polcri non avrebbe parlato di esclusività nella partnership. E da fonti vicine a lui, pare imminente una nota in cui fornirebbe versione e motivazioni a supporto, non perfettamente in linea con la nota del Comune. Nell’entourage del presidente della Provincia si osserva che lui, quando la sintesi è stata scritta, aveva già lasciato la riunione e non ne sarebbe stato al corrente. Ma Polcri, anche ieri, è rimasto in silenzio. Un muro impenetrabile ai più.

Nel centrodestra la versione sul vertice gira esattamente nella direzione opposta. Polcri ha letto una nota nella quale rivendica l’appartenenza alla coalizione. E nelle pieghe del dibattito che ne è seguito - a tratti acceso -, avrebbe ribadito un concetto: ho votato la maggioranza uscita dalle elezioni provinciali 2021 (per il rinnovo del consiglio provinciale) e da lì riparto. Ovvero dai sei consiglieri della ex maggiorana. Insomma, tutti confermano senza se e senza ma la sintesi fatta dal sindaco Ghinelli. Compreso l’accento dato proprio da Polcri sull’esclusività del governo con il centrodestra, avanzando l’unica ipotesi che la coalizione sarebbe disposta ad accettare. Tanto è vero che ieri il previsto incontro con i consiglieri di centrodestra è stato rinviato in attesa del nuovo vertice - a inizio settimana - di coalizione per valutare i dettagli (alias deleghe) di una possibile intesa. A meno che Polcri non sorprenda tutti un’altra volta.

Lucia Bigozzi