Alberto Pierini
Cronaca

Ore 8.30, scatta la maturità: esami per 2875, in città solo 32 non ammessi

Il tema di italiano apre la prova più attesa. 77 commissioni in provincia, quasi seicento professori: ma si ripete il fenomeno delle defezioni

Maturità 2017 (Ansa)

Maturità 2017 (Ansa)

Arezzo, 19 giugno 2019 - La notte prima degli esami parecchi l’hanno passata in bianco. Gli studenti? Sì, anche. Ma forse soprattutto i professori che temono di essere chiamati all’ultimo tuffo e quanti hanno il compito di presentare davanti alle classi commissioni possibilmente complete. Perché passano gli anni ma il fenomeno della «fuga» dei commissari continua. Una fuga, beninteso, in guanti bianchi: certificati medici, motivi di famiglia e tutta la casistica che permette di rimanere nei binari della legge.

Malattie assolutamente vere fino a prova contraria, ci mancherebbe, ma che sembra impossibile si scatenino puntualmente a ridosso della maturità. E’ l’altra faccia faccia degli esami. Che va a braccetto con la giornata destinata a guadagnarsi un osto d’onore nell’album della propria vita personale. Saranno in 2875, ci informa il provveditore Roberto Curtolo, i ragazzi che oggi si andranno a sedere davanti alle 77 commissioni, speriamo complete di tutti e sette i loro componenti.

Quasi tremila, più o meno all’altezza degli altri anni, l’onda lunga del calo demografico comincia a farsi sentire ma non ai «piani alti» della scuola superiore. Di certo sul numero incidono poco le ammissioni.

Più esami per tutti: la selezione, se c’è e quando c’è, si concentra prima, spesso e volentieri soprattutto al terzo anno, non certo all’ultimo. Una prova? Negli istituti cittadini ad essere stati esclusi dalla giornata più lunga sono solo 32 dei candidati. E occhio: una bella fetta si perde stamani il tema di italiano, la prima prova perfino in un anno di trasformazione degli esami, non per un giudizio di merito ma perché non è riuscito a raggiungere i giorni di scuola sufficienti ad essere giudicato.

Un problema tecnico, davanti al quale neanche i collegi dei docenti possono fare qualcosa. Come al solito i vecchi licei segnano un percorso netto: 237 ammessi su 237 allo scientifico e 104 su 104 al Classico. Il Colonna, che è liceo anche lui, ha perso per strada solo un maturando su 157. Qualcosa più gli altri istituti: dodici all’Itis, 7 al professionale, 3 al Fossombroni e 9 all’Artistico, unico liceo a sfiorare la doppia cifra. Per tutti gli altri le «forche caudine» scattano alle 8.30, quando dovranno lasciare il telefonino sulla cattedra.

Qualcuno proverà a portarne due, magari mollando quello vecchio e senza batteria, ma in questo campo si rischia grosso. Italiano? Il toto-temi impazza: di certo non ce ne sarà uno storico, perché da quest’anno quelle tracce sono escluse, certo più dei ragazzi. Ragazzi che escono dal «tritacarne» della preparazione: i medici di famiglia ci confermano che i genitori, ansiosi come nel secondo millennio, hanno anche richiesto consigli, vitamine e integratori. Forse più per la seconda che per la prima prova: domani le materie chiave di ogni corso saranno abbinate nell’ultimo scritto.

Latino e greco al classico, matematica e fisica allo scientifico e così via. Niente quizzone ma un orale ritoccato, senza tesina e con buste a sorpresa, stile Mike Bongiorno. Ne peschi una, ci trovi dentro una foto o un documento, devi dimostrare da lì di saper andare lontano. Busta 1, busta 2 o busta 3? Scegli bene e sarai maturo per sempre