ALBERTO PIERINI
Cronaca

Omicron, caso confermato: valanga a scuola

Il ragazzo di 11 anni colpito dalla variante. Balzo in classe del 40%, picco anche alle superiori. Il resto dei dati non sfonda. C’è un’altra vittima

di Alberto Pierini

La Regione suona le trombe, la Asl suona le sue campane. Il report che arriva da Firenze è devastante: picco di casi e oltre duecento anche in provincia. Tutti gli indicatori sembrano dire la stessa cosa, dalle file per i tamponi ai segnali che corrono sui telefoni e nel passaparola. Poi il quadro della Asl è meno d’impatto: 105 casi. Non cambiano il polso alla pandemia, siamo e rimaniamo in una fase espansiva del virus, senza se e senza ma. Ma è l’ennesima conferma dei due binari che corrono da venti mesi nei numeri: quelli della Regione si fermano alla mezzanotte, quelli della Asl alle 14 del giorno dopo, la forbice è quasi inevitabile. Anche se raramente tanto ampia.

Dove l’escalation è verticale è a scuola. Il diagramma della Regione lo fotografa con una curva che sembra una linea impazzita verso l’alto. I contagi della settimana, come sempre uno specchio da domenica a domenica, sono stati 242: un balzo del 40% rispetto alla settimana prima, il quadruplo di quelli registrati al 28 novembre.

In mezzo tre settimane che sembrano un anno. Inutile dire che sia il picco. Ma lo è in tutti gli ordini di scuola più bombardati. Le elementari, spazzolate come da un ciclone, segnano da sole 103 casi, quasi trecento nel giro di tre settimane, una razione pesante e che spiega il numero delle classi in quarantena o, fino a pochi giorni fa, in sorveglianza attiva.

Le medie segnano altri 50 positivi, anche per loro il massimo raggiunto dalla riapertura di settembre. Ma sono le Superiori a fare da termometro: uscite non indenni ma quasi dalla prima campanella in poi, si risvegliano bruscamente nelle terre del virus.

Sessanta casi in una settimana, il triplo di sette giorni fa: il 21 novembre ne era stato riscontrato uno solo e sembra siano passate due generazioni. E virus anche in cattedra, dodici i prof con un tampone positivo, sette solo ad Arezzo, gli altri sparsi da Poppi a Lucignano, da Anghiari a Sansepolcro a Bibbiena.

Una scuola che qua e là si ferma prima dell’ultima campanella (come al Liceo Artistico). Mentre la situazione epidemiologica segna comunque rosso: dei 105 casi 33 sono solo nel capoluogo. Altre punte a Cortona e a Loro Ciuffenna. Ma rimane per fortuna un allarme a due velocità: corre sul numero dei casi, che cominciano a somigliare a quelli di un anno fa anche se lontani dai giorni peggiori, rallenta in ospedale.

I ricoveri nel reparto scendono a 14, restano tre quelli a terapia intensiva. I due dati per ora si sfiorano senza agganciarsi. Un sospiro di sollievo che si spegne davanti ad un’altra vittima: una signora di 92 anni, era ricoverata al San Donato. Per la sua famiglia è un Natale finito prima di cominciare.