Morto nel frantoio: nessun colpevole La procura chiede l’archiviazione

Dalle indagini non emergono responsabilità dei titolari, nè strutturali nè dirette: ora la scelta torna al giudice

Morto nel frantoio: nessun colpevole  La procura chiede l’archiviazione

Morto nel frantoio: nessun colpevole La procura chiede l’archiviazione

di Francesca Mangani

Era caduto all’interno del frantoio dell’azienda Mariotti Calcestruzzi di Bibbiena perdendo la vita: la Procura, un anno dopo quel terribile incidente, chiede l’archiviazione del caso. L’ipotesi più accreditata resta quella del malore: Francesco Brenda, 51 anni padre di due figli, il 25 gennaio 2022 si sarebbe sentito male e sarebbe caduto nel frantoio. L’autopsia tuttavia non ha mai dato una risposta certa sulla causa della caduta. L’uomo potrebbe aver avuto un mancamento non rilevato dalle analisi mediche oppure potrebbe essersi sporto troppo perdendo l’equilibrio. Ma non sembrano esserci responsabilità penali per l’imprenditore, titolare dell’azienda. Nessuno vide che cosa accadde nel momento della sua caduta, ma dai rilievi condotti sul posto emerse che il macchinario stava funzionando regolarmente, non presentava alcun guasto e la postazione dove lavorava sarebbe stata protetta. L’altezza del parapetto, risultò inferiore di pochi centimetri rispetto a quanto previsto dalla normativa, ma quei pochi centimetri secondo le indagini, non avrebbero comunque impedito la caduta di Brenda. Proprio l’assenza di irregolarità nel macchinario portò, poche settimane dopo, al dissequestro del frantoio. Brenda era un lavoratore esperto e sapeva utilizzare i macchinari, non aveva assunto sostanze stupefacenti, ne alcol e non presentava segni di violenza da parte di terze persone. Le indagini coordinate dal Pm Marco Dioni sono state chiuse e i legali della famiglia, Pierluigi Fabbri e Fabio Appiano, hanno ricevuto la notifica con la richiesta di archiviazione da parte della Procura. Nessuno tuttavia potrà mai dire con certezza che cosa accadde poco dopo le 10 di quel giorno in località Nave, nel comune di Bibbiena. I colleghi si accorsero che l’uomo era caduto nel macchinario e lanciarono subito l’allarme, ma l’intervento dei sanitari fu vano e per Francesco Brenda non ci fu più nulla da fare. L’incidente, nella sua tragicità, scosse tutta la vallata e la Procura aprì da subito un fascicolo con l’accusa di omicidio colposo verso il titolare dell’azienda, Antonio Mariotti, nei confronti del quale, da un punto di vista amministrativo, scattò il verbale con l’obbligo di conformare la struttura alle norme di sicurezza.