
di Gaia Papi
"Ci hanno abbandonati", lo avevano gridato a maggio, nella speranza che le loro richieste venissero accolte, ma nulla è successo a Monte Sopra Rondine. Il problema? "Le fossette di scolo piene d’acqua, gli alberi che rischiano di cadere sulla strada al primo temporale" spiega Aldo Castellucci, uno dei 280 residenti della frazione. "Dopo la petizione che abbiamo fatto e inviato in Comune pensavamo che a luglio le problematiche avrebbero trovato risoluzione. Poi è passato anche agosto, ed eccoci a settembre" spiega.
Tutto tale e quale. "Un chilometro e mezzo di buche e avvallamenti pericolosi, una strada intransitabile su cui viaggiano anche i bus di Atam almeno otto volte al giorno. Buche di dieci centimetri in mezzo a curve che possono portare fuori strada. Senza contare le fossette di scolo ai lati, nelle quali detriti e terra si sono cementificati e non permettono il fluire delle acque. E poi gli alberi sul ciglio che ad ogni temporale minacciano di cadere. Se succede al passare di un’auto o di un bus, o di notte, non voglio immaginare cosa potrebbe accadere". Problemi che vanno avanti da anni, oggetto di due petizioni dei residenti "che però non hanno mai ricevuto una risposta".
"Abbiamo chiesto più volte anche che venisse realizzato un parcheggio, anche sterrato, piccolo per appena venti posti auto, ma sufficiente per evitare di parcheggiare intorno alla piazzetta in cui i bus fanno manovra. Parcheggi per i quali spesso gli autisti si sono trovati in difficoltà e si sono visti costretti a fare difficili manovre. Ma niente". "Una risposta dal signor sindaco o dall’assessore Casi ce l’aspettavamo" continua Castellucci. "La sensazione è quella di essere cittadini di serie B. Anche la Sei si è dimenticata di noi. I bidoncini dell’umido da quando sono qua non sono mai stati puliti. Lascio immaginare l’odore nauseabondo".