di Angela Baldi "Tornare in presenza ad Arezzo è sempre un’occasione importante perché possiamo esprimere al meglio la nostra creatività e il nostro saper fare mantenendo un forte legame con il territorio". Saluta così il ritorno di OroArezzo in presenza Maria Cristina Squarcialupi presidente di Unoaerre. "Viviamo una situazione congiunturale particolare che non ci permetterà forse di cogliere a pieno tutte le opportunità – continua Squarcialupi – abbiamo caute aspettative dovute a vari fattori. Ci sono ancora le festività musulmane e tutto il Medio Oriente perciò potrebbe essere frenato nell’incoming, mentre invece i clienti mediorientali sono in genere protagonisti di OroArezzo. Speriamo e contiamo soprattutto nell’arrivo degli operatori dal Nord Europa e dal Sud America. E ci aspettiamo anche qualche italiano, anche se la vocazione di OroArezzo è comunque internazionale". Squarcialupi parla anche della contingenza, alle spalle una pandemia appena archiviata e in essere una guerra europea che non aiuta il sentimento di ripartenza. "C’è difficoltà per gli asiatici a raggiungerci e paura a spostarsi in Europa a causa della guerra per gli americani perché per loro il conflitto lo abbiamo in casa – dice la presidente di Unoaerre – eppure l’anno l’abbiamo iniziato col botto, le cose stanno andando molto bene e le aspettative ci sono. Anche se non sono i nostri mercati di riferimento, la guerra non ci aiuta perché potrebbe portare a una situazione congiunturale non felice. Lo vediamo in Italia, con un sentimento diffuso che ci fa venire meno voglia di andare in giro a spendere. Anche le quotazione del metallo nell’ultimo periodo sono ballerine e questa mancanza di stabilità è la cosa peggior nel nostro campo perché non dà molta sicurezza. L’oscillazione continua, crea immobilità perché c’è chi aspetta che il prezzo si stabilizzi per comprare. Questo non ci ha aiutato soprattutto nell’ultimo mese in cui ...
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