Edizione record del Mercato delle pulci: 30mila visitatori, anche dalla Sicilia e dall'estero

Ad Arezzo un successo senza precedenti con scolaresche da fuori città e code già sabato. Trasferte anche da Francia e Svizzera

Mercato delle Pulci al Palaffari

Mercato delle Pulci al Palaffari

Arezzo, 11 marzo 2024 - Parcheggiano all’ex Ipercoop, attraversano il ponte sospeso verso le Caselle e da lì, sempre a piedi, conquistano il Palaffari. È il popolo delle Pulci, una transumanza che per due giorni ha inchiodato la zona di via Fiorentina, un successo senza precedenti. Due giorni, perché sabato c’era il deballage, i banchi in via di allestimento, con migliaia di persone tra gli stand ma le file erano già lunghe, con code di oltre 30 minuti. Un popolo di appassionati da tutt’Italia: arrivi da Palermo, Torino, dalla Val d’Aosta. Sul filo di un passaparola infinito, alimentato dai social, e che prepara il nuovo passo. Perché già così si sono contati centinaia di arrivi da Francia e Svizzera e in vista dell’edizione di ottobre, il tam tam su Facebook e sugli altri canali della promozione attraverserà i confini.

Un fiume di circa trentamila persone ma si fa fatica a coniugarlo con quello che si vede dentro e fuori i padiglioni. Un groviglio di auto parcheggiate sui greppi, lungo il raccordo, in equilibrio precario sulle aree verdi, lungo via Fiorentina, alle Caselle, all’ex Ipercoop. Giri su giri a caccia di un posto e poi tutti a piedi, con le borse larghe di chi ha intenzione di comprare tutto quello che trova. Famiglie ma anche scolaresche: da Foiano ad esempio sono arrivati oltre 50 ragazzi, una gita fuori porta, nel mondo colorato delle Pulci.

Un mercatino che la pioniera Silvia Ciarpaglini ha trasformato in una macchina da guerra implacabile. E che nel tempo si è trasformata, perché c’è l’ampia zona riservata solo agli svuotasoffitte ma ce n’è una blu, pavimentata in legno, che raccoglie arte, antiquariato, oggetti di valore.

“Si bubbola”, campeggia su un pullover in mostra in un banchino, dando voce all’inverno fuori stagione. I volontari ovunque, i punti ristoro a lavorare a ritmo continuo, i vertici di Arezzo Fiere a interrogarsi sulla sosta. “Non perderei un’edizione” racconta Giulia, una delle mille protagoniste: di sabato impegnata a allestire il banco e ieri a presidiarlo. La caccia al tesoro, sette oggetti piccolissimi, uno per padiglione, vinceva solo chi li trovava tutti, ha visto ben tre gruppi vincitori. In palio una piazzola gratis per il 19 e 20 ottobre. Piazzole che poi fanno frutto, perché alcuni espositori, senza metterci il nome, parlano di tremila euro di incasso.

Mentre il sigillo arriva dai compagni di strada: l’archivio Mario Tozzi, da Foiano ha portato i suoi tesori: serigrafie originali dell’artista, incorniciano l’ala più prestigiosa e per gli studenti dell’istituto Marcelli diventano la base per un laboratorio che al di là del commercio ammicca alla cultura e racconta del lavoro in classe. 

Prossime tappe il 14 aprile a Monte San Savino, il 26 maggio a Saione, poi al Centro Affari. Lì dove qualcuno, previdente, comincia a piazzare la macchina su una delle piazzole, per evitare di trovarla ancora occupata.