Arezzo, 26 marzo 2015 - Si mobilitano dalla Francia per mettere al sicuro l'orso Bruno: con la maiuscola? Sì, perché si chiama Bruno. Ed è uno degli orsi più famosi del mondo. Anche se sta in provincia, nel parco di Cavriglia.
Hanno lanciato una colletta per dotare di telecamere di videosorveglianza il recinto e tutelarne, così, l’età della pensione. Ha più di 40 anni e non può abbandonare la gabbia. E' l’unico sopravvissuto dei due donati nel 1975 a Cavriglia dallo zoo estone di Tallin. La compagna Lisa è morta nel 2009 e così il figlio nato da quell’unione.
Insieme al veterinario che da anni lo ha in cura era iniziato un percorso fatto di visite quotidiane e stimolazioni, anche attraverso l’offerta di cibo, curato dai membri dell’associazione Leal, Lega Antivivisezionista Onlus. Ben presto si è creato un movimento di opinione sui social che ha varcato i confini, fino ad arrivare Oltralpe, ad «Aves France».
Sarà installato un impianto di controllo a distanza. Un occhio virtuale utile anche a scoraggiare eventuali malintenzionati. Come si ricorderà l’oasi naturale fu presa di mira dai vandali che uccisero alcune oche.