L’imprenditrice montevarchina Laura Peri in Polonia per raccontare la sua esperienza nel settore avicolo

Alleva i polli di razza valdarnese bianca sulle colline di Montevarchi. Parteciperà ad un workshop sulle innovazioni guidate dalle donne in agricoltura e nelle aree rurali della rete europea.

L'allevamento di Laura Peri

L'allevamento di Laura Peri

Arezzo, 17 aprile 2024 – L’imprenditrice montevarchina Laura Peri è stata invitata a Cracovia, in Polonia, ad un workshop sulle innovazioni guidate dalle donne in agricoltura e nelle aree rurali della rete europea. Racconterà la sua ventennale esperienza nel settore avicolo, illustrando, nel dettaglio, il progetto sull’avicoltura boschiva innovativa e circolare, di cui è capofila. Laura Peri, nelle campagne sopra Montevarchi alleva il pollo di razza valdarnese bianca. Il progetto Abic, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del programma di sviluppo rurale nazionale, punta allo sviluppo e al consolidamento di un modello circolare di avicoltura boschiva fondato sulla sostenibilità economica ed ambientale, grazie all’utilizzo delle risorse territoriali e all’espansione delle competenze settoriali su più campi.

L’attività che viene portata avanti dall’imprenditrice valdarnese, in collaborazione anche con l'Università di Firenze, rappresenta un sistema di allevamento avicolo agroforestale innovativo, che punta al benessere delle piante e degli animali. Attraverso il riutilizzo dei prodotti secondari dell'azienda agricola si dà vita a nuovi articoli, generando un'economia circolare che garantisce una maggiore sostenibilità. Al contempo viene tutelata la salvaguardia della biodiversità attraverso la valorizzazione delle razze autoctone. Il workshop di Cracovia sulle innovazioni guidate dalle donne si terrà oggi e domani e vuole dimostrare che l'agricoltura e le aree rurali possono essere luoghi attraenti per l'universo femminile, soprattutto per sviluppare le loro idee imprenditoriali e applicare i loro approcci innovativi.

Le donne svolgono un ruolo fondamentale nella crescita economica delle aree rurali. Sono alla guida di aziende agricole efficienti e di aree e comunità rurali vivaci. Le donne rappresentano il 51% della popolazione dell'UE e, nel 2021, il 67,3% di tutte le donne in età lavorativa (20-64 anni) era impiegato nelle aree rurali, ma il divario retributivo tra i sessi è ancora del 12,7% (Eurostat, 2022). Inoltre, in quasi tutti gli Stati membri, il divario di genere nei tassi di occupazione è maggiore nelle aree rurali rispetto a quelle urbane. In particolare, l'agricoltura è vista come una professione dominata dagli uomini, con le donne che rappresentano il 31,6% degli agricoltori dell'UE (Eurostat, 2022). Per contrastare questa situazione, i piani strategici della PAC (2023-2027) promuovono una maggiore partecipazione delle donne all'agricoltura. Vari progetti, sostenuti da diversi programmi dell'UE, mostrano come le barriere all'empowerment delle donne nelle aree rurali possano essere mitigate o superate, con benefici socio-economici attraverso innovazioni sociali e di altro tipo.