
Leonardo Pieraccioni
Arezzo,5 febbraio 2016 - Non lo dite a Zalone. O se glielo dite indorategli la pillola come stanno facendo i dati auditel di ieri. Ma stavolta ha perso. Ha perso di poco, un'incollatura, a testa alta dicevano i vecchi telecronisti sportivi. Ma ha perso. Ha perso il miniderby con Pieraccioni. E soprattutto ha perso il miniderby con Arezzo.
Perché nella prima serata di Rai Uno mercoledì c'era Arezzo: l'Arezzo dalle tinte pastello forti e della favola di "Un fantastico via vai", il penultimo film da regista e attore di Leonardo Pieraccioni.
Lo ricorderete: per quasi due mesi il set la fece da padrone in città. Gente al Prato, gente a Sant'Agostino, gente a San Francesco: tutti a pendere dalle labbra del "ciacchista" o ad aspettare per ore il selfie della vita. Un'Arezzo poco citata nel film ma in compenso ripresa davvero da tutti gli angoli. Da mandare a Folco Quilici, che ha quasi 86 anni ma di documentari geografici se ne intende più di tutti, per trarne una di quelle paserelle che facevano la fortuna di altre piazze.
Era la prima televisiva di Un fantastico via vai. E il ritorno di Arezzo in prima serata dopo le fiction spacca-ascolti di Sindoni. Risultato? Ecco qua. Pieraccioni in salsa aretina ha strappato 4.291.000 spettatori, Che bella giornata di Zalone ne ha avuti 4.161.000.
Sono 130 mila teste in più: non un esercito ma due stadi pieni. Poi se leggi le analisi in chiave Mediaset (Checco era su Canale 5) ti rovesciano il risultato: lo spostano sullo share, e la percentuale è 16% per Zalone e 15,8% per Leonardo.
Chi ha ragione? Noi, è chiaro. Lo share è la percentuale di spettatori sintonizzati su un dato canale in un dato momento relazionato al numero complessivo di spettatori che guardano la tv. Basta poco per farlo impennare: allunghi i tempi di qua, li accordi di là e ti ritrovi per qualche minuto a maramaldeggiare. Quante edizioni di Sanremo sono state salvate share alla mano puntando sui risultati della seconda serata, quando di spettatori ce n'erano milioni in meno? Tante.
Certo noi e Leo non abbiamo santi in paradiso. Con chi ti vanno a mettere sul ring della prima uscita del film? Lui, il re degli incassi, il protagonista di gennaio con quasi 65 milioni di euro conquistati in sala. Certo, quel film non era certo alla prima uscita Tv: ma di questi tempi dici Zalone e basta la parola.
E non è tutto: perché il film tutto aretino si è ritrovato contro Troy (di quei film che la gente guarda anche alla 30° replica, forse sperando che prima o poi i troiani non cadano nel trucchetto banalotto del cavallo) e, udite udite, anche della serie A, che per l'occasione si era ritagliata un bel turno infrasettimanale.
Che importa? Sì, una volta. Mercoledì sono stati quasi dieci milioni gli spettatori unici della piattaforma Sky. E la giornata del Campionato Italiano ha avuto alle 20.45 un’audience media complessiva di 2.131.857 spettatori.
Beninteso: il risultato non è travolgente. Lontano da La vita è bella (tuttora il film più visto nella storia della Tv con oltre 16 milioni di spettatori) nè del Ciclone dello stesso Pieraccioni (che resta tra i primi 15 di quella classifica) e lontano anche dai numeri delle fiction di Sindoni. Però abbiamo vinto. Dove si ritirano i tre punti?