REDAZIONE AREZZO

Koinè, il libro dei ragazzi del Viva

Storie e filastrocche in un progetto condiviso. Finalista al Santucce Storm Festival, verrà presentato il 16 novembre a Castiglion Fiorentino

Un disegno dei ragazzi

Un disegno dei ragazzi

Arezzo, 14 novembre 2024 – Le ragazze e i ragazzi del progetto VIVA sono tra gli autori finalisti della decima edizione del Santucce Storm Festival e alle ore 18 di sabato 16 novembre saranno nella chiesa di Sant’Angelo al Cassero per presentare il loro libro, “Il VIVA racconta intorno ad un tavolo…Storie e filastrocche”.

“Il libro – ricorda la presidente della cooperativa sociale Koinè, Elena Gatteschi - è nato dalla collaborazione con la professoressa Marina Salvi di Unitre ed il coinvolgimento dei ragazzi del Progetto VIVA, Vita Indipendente Valdichiana, coordinato da Stefania Battaglini.

Il progetto ha avuto inizio come un laboratorio di scrittura creativa dal titolo “Il sasso nello stagno” e si è sviluppato per un anno con incontri settimanali ed ha quindi realizzato una raccolta di storie e filastrocche nate dai vissuti diretti dei ragazzi e rielaborate collettivamente.

I laboratori espressivi, come tutte le attività proposte all’interno del Progetto VIVA, sono strumenti che hanno l’obiettivo di favorire l’espressione di sé, l’aumento di competenze e abilità all’interno di progetti personalizzati”.

Sottolinea Marina Salvi: “Nei nostri incontri i ragazzi e le ragazze, partendo dal proprio vissuto, si sono raccontati, mettendosi in gioco, divertendosi e commuovendosi, comunicando al resto del gruppo anche le difficoltà che a volte incontravano nel percorso che stavamo facendo insieme.

Le storie e le filastrocche qui raccolte nascono da spunti individuali che poi sono stati rielaborati collettivamente, diventando patrimonio di tutto il gruppo ed è così che lo presentiamo: il sasso ha provocato tante onde e altre ne provocherà, ne sono sicura”.

Infine, il commento di Stefano Frasi, responsabile area disabilità della cooperativa Koinè: “ringrazio i colleghi della cooperativa, i genitori dell’associazione Vivamente e la formatrice, perché hanno contribuito a realizzare quanto di più profondo e significativo è possibile fare nel lavoro sociale: far sì che ognuno esprima il proprio potenziale, che realizzi ciò che può, nel momento in cui può.

Perché tutti noi abbiamo diritto di essere ‘un bambino sul prato’”. E i ragazzi del progetto VIVA? Ecco alcuni commenti. Tecla: “E’ venuto veramente bello questo libro. Ne sono orgogliosa”. Elisa: “Non mi sarei mai aspettata di iniziare a scrivere storie e a leggerle ai bambini. Da me non me lo sarei mai aspettata “. Francesco: “Il libro è stata una bella idea e un’esperienza nuova”.