MARCO CORSI
Cronaca

Inaugurata ieri a San Giovanni la mostra di Fidolini sugli orrori della Shoah

La rassegna raccoglie opere composte tra il 2006 e il 2008 che rappresentano un viaggio dentro l’orrore di una delle più grandi tragedie della storia.

L'inaugurazione della mostra

L'inaugurazione della mostra

Arezzo, 08 gennaio 2024 – E’ stata inaugurata ieri pomeriggio, in Casa Masaccio a San Giovanni Valdarno la mostra di Marco Fidolini, “Passato e presente. La scatola di Dachau et cetera. 2006-2008. Dipinti, disegni, acqueforti”. Marco Fidolini è un artista e saggista sangiovannese ed alcune sue opere sono parte della collezione di Casa Masaccio. “In occasione della Giornata della Memoria, il 27 Gennaio, che in tutto il mondo ricorda la Shoah, l’olocausto del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale – ha spiegato il sindaco Vadi - abbiamo organizzato questa esposizione, anche come monito, nel presente, contro gli orrori della guerra. Ringrazio Marco Fidolini per la generosità con cui ha messo a disposizione le proprie opere”.

Significativa fin dal titolo, la rassegna raccoglie opere composte tra il 2006 e il 2008 che rappresentano un viaggio dentro l’orrore di una delle più grandi tragedie della storia. I disegni in grafite e le acqueforti ripropongono, senza nessun filtro e nessun compromesso estetizzante, le immagini reali della Shoah e della ferocia nazista, mentre La scatola di Dachau (polittico a scomparti mobili) fa precipitare lo sguardo dentro una paurosa spirale di suggestioni, fino a farlo incrociare con gli occhi terrorizzati e terrorizzanti dei prigionieri del campo di Dachau.

“Quest’anno – ha aggiunto l'assessore alla cultura Fabio Franchi – abbiamo voluto usare proprio il 'medium' dell’arte contemporanea – per la quale la nostra città ha una spiccata vocazione, di lungo corso – per sviluppare una riflessione sul 'Giorno della Memoria', rivolta ovviamente al pubblico più ampio, ma in particolare alle studentesse e agli studenti delle scuole del nostro territorio. Marco Fidolini è artista di fama, alcune sue opere fanno parte della collezione di Casa Masaccio: questa esposizione rappresenta quindi un modo per riflettere su un tema di grande e dolorosa attualità, attraverso la sensibilità e il linguaggio di un artista che è patrimonio anche della nostra città. Non solo: le opere esposte sono state realizzate da Marco Fidolini tra il 2006 e il 2008, e, nonostante la distanza di quindici anni dalla loro realizzazione, mantengono inalterate – se non addirittura accresciute – la loro forza, la loro intensità espressiva, il loro intento di denuncia. Di più: in un mondo, quale quello degli ultimi mesi, come non mai lacerato da conflitti bellici, da odi etnici, da un dilagare imponente e impressionante di rigurgiti razzisti, a più di quindici anni dalla sua realizzazione l’opera di Fidolini assume una forza di denuncia ancora più determinante, e fa comprendere come il rischio del ripetersi di immani tragedie storiche, quali la Shoah, non sia totalmente scongiurato, e spinge tutti noi a tenere alta la guardia e ad impegnarci per la tutela dei diritti umani”. La mostra, promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno, resterà aperta e visitabile gratuitamente fino a domenica 4 febbraio.