
Era il 1993 quando Ferruccio Ferragamo acquistò dal Duca Amedeo Di Savoia-Aosta la tenuta del Borro, oggi diventata una grande azienda agricola biologica e vitivinicola che conta suites, ville, casali, tre ristoranti e 85 ettari di vigneto. "Quando lo comprai c’erano tre dipendenti, oggi sono 230 con età media 36 anni - racconta lo stesso Ferragamo prima di scendere nelle vigne per la festa della vendemmia - Oggi è un pò diverso da quel momento, le cose fatte sono tante e in progressione. L’obiettivo è stare aperti tutto l’anno". Già perchè l’azienda sta proseguendo il proprio percorso di crescita. Nella tenuta sono al lavoro per realizzare un tunnel sotterraneo per allungare la cantina e collegarsi alla tinaia, diventerà una zona di degustazione, mentre entro la fine dell’anno sarà inaugurato ad Arezzo un nuovo polo per la logistica da 3.000 metri quadri. Tra acquisizione all’asta e lavori, si parla di un investimento totale che si avvicina ai 2 milioni di euro. Qui verranno gestiti tutti i prodotti finiti e confezionati, ci sarà una parte sottoterra refrigerata e sarà autosufficiente grazie ai pannelli solari.
Ma il futuro del Borro sarà all’insegna della sostenibilità ambientale e quindi particolarmente green. Nel terzo bilancio di sostenibilità, pubblicato quest’anno, si evidenzia che l’impiego di fonti rinnovabili ha permesso di evitare la produzione di circa 1.134 tonnellate di Co2 nell’anno. Nella tenuta ci sono anche sistemi di riutilizzo dell’acqua, come laghi artificiali, e altri per la gestione dei rifiuti organici che vengono riutilizzati come risorse. L’agricoltura e la viticoltura seguono principi biodinamici, insomma quello che viene attuato è un percorso che vuole rispettare al massimo l’ambiente. Ma come detto il 2023 è un anno a dir poco speciale per la famgilia Ferragamo che ricorda l’acquisizione della tenuta. Per celebrare questo compleanno è stato prodotto un libro ed è stata inaugurata la mostra "1993-2023 Il Borro - Un atto di fede che dura nel tempo". Basata sulla raccolta di incisioni antiche ripercorre le memorie di questo luogo con stampe a tema ospitalità, vino, celebrazioni. Da vedere la serigrafia ‘After the party’ di Andy Warhol, un’acquaforte di Goya e alcune incisioni di Mantegna, Chagall, Picasso e Morandi.