Grande ingorgo vaccini Sul chi vive in quattromila

L’imprevista sovrapposizione tra le somministrazioni di Pfizer e AstraZeneca ha portato la Asl a spostare migliaia di appuntamenti. Avvertimento per Sms

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Un maxi-ingorgo di appuntamenti, un incrocio tra somministrazioni di Pfizer e di AstraZeneca, un intoppo logistico che ha portato la Asl allo spostamento di quattromila appuntamenti già fissati. La questione, come ricorda l’azienda sanitaria, riguarda al momento la settimana ancora in corso e quella successiva. Chi deve vaccinarsi in questo lasso di tempo è dunque avvisato. "Dovrà controllare con attenzione - annuncia la Asl - i propri sms per verificare l’eventuale arrivo di una comunicazione sullo spostamento della data del proprio appuntamento".

Insiste l’azienda: "Si raccomanda, per evitare ogni disguido, di accedere al portale prenotazione e cliccare su “Ristampa promemoria”, verificando così i dati corretti del proprio appuntamento".

Nel complesso sono stati programmati circa quattromila spostamenti di data. Ma perché è successo tutto cio? L’inghippo è dovuto alla modifica degli appuntamenti per le seconde dosi Pfizer da 21 a 40 e poi a 42 giorni "con la conseguente necessità - specifica l’azienda sanitaria - di riorganizzare in alcuni casi i centri vaccinali per ottimizzarne l’operatività".

A tutti gli interessati è stato inviato un sms con il nuovo promemoria, un altro verrà inviato quando mancheranno tre giorni dall’appuntamento. La Asl potrà però anche procedere in alcuni casi à anche con telefonate singole per avvertire direttamente le persone. "In caso di dubbi - si precisa ancora - è possibile contattare il numero verde 800432525 fornendo il proprio codice fiscale per conoscere la data dell’appuntamento per la vaccinazione".

Considerando il periodo estivo, questo cambiamento impriovviso di programma potrebbe creare notevole grattacapi a tante famiglie. C’è infatti chi ha programmato proprio in queste settimane le vacanze, organizzandole sulla base di quando uno o più familiari dovevano sottoporsi alla vaccinazone. E’ evidente come un spostamento di data, anche di pochi giorni, possa far saltare la pianificazione delle ferie, a meno che la Asl, in determinate situazioni, non venga incontro a chi ha particolari esigenze. In fondo non è certo colpa di una famiglia se da un momento all’altro cambiano unilateralmente condizioni che sembravano già acclarate.

Vedremo in ogni caso nei prossini giorni cosa potrà succedere anche, va detto, nemmeno la Asl ha responsabilità specifiche nella creazione di un maxi-ingorgo di somministrazioni che rischia davvero di mandare all’aria in men che non si dica molti piani già stabiliti.