Il coraggio della maestra: "Così ho sventato la rapina"

Sentita la richiesta di aiuto prima ha seguito in auto i ladri e poi a piedi. Nonostante le minacce non ha desistito recuperando la refurtiva. . .

Il coraggio della maestra: "Così ho sventato la rapina"

Il coraggio della maestra: "Così ho sventato la rapina"

di Gaia Papi

AREZZO

Sotto gli abiti da insegnante, cela quelli da super eroina. Potrebbe iniziare così la storia con protagonista Maria Cristina Aquini, insegnante della scuola dell’infanzia, che qualche giorno fa ha recuperato la refurtiva di una rapina. La storia proseguirebbe raccontando il suo coraggio e la determinazione, poi con i particolari di rocamboleschi inseguimenti e infine il recupero delle refurtiva. La realtà spesso supera la fantasia. Tutto questo è effettivamente accaduto in città nella tarda serata di venerdì scorso, quando Maria Cristina stava transitando con la propria auto in via Cristoforo Colombo, precisamente all’altezza dell’incrocio con via Curtatone. E’ in quel punto che l’insegnante sente una richiesta di aiuto, proviene da alcune persone in strada. Al tempo stesso vede due uomini con un borsello in mano darsi alla fuga. Era evidente che si trattava di una rapina. Maria Cristina sfoderando un coraggio che pochi posseggono, senza indugiare, fa repentinamente inversione con la sua auto mettendosi all’inseguimento dei malfattori. L’inseguimento dura fino a via del Trionfo dove, fermata l’auto, Maria Cristina scende e prosegue la corsa a piedi.

Gli attimi diventano sempre più concitati. I due furfanti, sentendosi braccati dalla donna, si separano, prendendo strade diverse. L’insegnante con sangue freddo, decide di seguire colui che ha ancora in mano la refurtiva, intimandogli più volte di lasciarla a terra. "Vattene, ho una pistola" gli urla il ladro. Ma nonostante le minacce lei non arretra di un millimetro; ha un solo intento: recuperare il maltolto per restituirlo ai legittimi proprietari. Alla fine riesce a raggiungere l’uomo che, vistosi oramai alle strette, abbandona il borsello e fugge. Maria Cristina lo recupera e come solo le vere eroine, con appena un po’ di fiato corto, lo restituisce alle vittime della rapina. "È l’occasione di ribadire l’importanza dei gesti di coraggio ed intraprendenza come quelli messi in atto dalla signora Maria Cristina e non voltare lo sguardo dall’altra parte", così il questore Maria Luisa Di Lorenzo durante l’incontro con la cittadina. "Tutti noi abbiamo il dovere di partecipare alla sicurezza delle nostre città mediante comportamenti responsabili e civici, denunciando o segnalando tempestivamente alle Forze di Polizia la commissione di reati", aggiunge il questore che ha ringraziato personalmente la signora. La donna, "persona di grande genuinità", come la descrivono dalla questura, ha spiegato quanto odi le ingiustizie. Tanto da mettere a repentaglio la sua incolumità.

Intanto sono scattate le indagini da parte della polizia per risalire all’identità dei due ladri fuggiti alla "super insegnante". Le telecamere dislocate in zona potranno aiutare nella ricerca, nonostante avessero agito con il volto coperto. Gli investigatori sperano in qualche particolare che possa farvi risalire.