MASSIMO BAGIARDI
Cronaca

Fuoco in casa: i figli salvati dal fumo Bimbo preso alla finestra con la scala Allarme del padre, crolla un solaio

Solo lievi intossicazioni per il piccolo di 9 anni e la sorella di 26, raccolta dal letto e portata all’esterno

Fuoco in casa: i figli salvati dal fumo Bimbo preso alla finestra con la scala Allarme del padre, crolla un solaio

di Massimo Bagiardi

Marco Corsi

Un dramma sfiorato. Alla fine, esclusi i danni materiali alla porzione dell’edificio, tanta paura e una corsa all’ospedale per una ragazza e un bambino. Che ricorderà per anni quel vigile del fuoco riemerso dalla nebbia per prenderlo in collo alla finestra e portarlo in salvo.

Tanta paura per una famiglia all’interno della fattoria Montelungo, nella frazione terranuovese della Cicogna. Un incendio, sviluppatosi dopo la mezzanotte di ieri, poteva trasformarsi in tragedia. Le fiamme sono partite dal piano terra del casolare, dove abitano padre, madre e due figli.

A lanciare l’allarme l’uomo, che ha visto il fumo entrare nelle stanze, comprese quelle dove stavano dormendo i ragazzi. Sul posto si sono portati, con una squadra, i vigili del fuoco di Montevarchi. Sarebbe bastato qualche minuto in più per piombare nel dramma. Subito dopo aver portato in salvo la ragazza che era all’interno è infatti crollato il solaio di una camera da letto. Quando sono arrivati i pompieri dentro la casa, avvolta dal fumo denso, c’erano una giovane di 26 anni con dei problemi di disabilità e suo fratello più piccolo di 9. Proprio quest’ultimo ha avuto il sangue freddo che serve come non mai in queste occasioni.

Si è precipitato nel bagno, ha aperto la finestra per far uscire il fumo e ha atteso l’aiuto dei pompieri che grazie a una scala esterna lo hanno tratto in salvo. Le attenzioni, naturalmente, si sono concentrate anche sulla sorella e non è stato un gioco da ragazzi portarla fuori dalle sue mura domestiche.

La visuale era pessima, il fumo aveva totalmente invaso la camera, che si trovava a pochi metri da quella che poi è crollata, ed è stato necessario prenderla di peso per portarla al riparo e metterla, successivamente, nelle mani dei sanitari, intervenuti per prestare soccorso alla famiglia.

Era naturalmente intossicata dal fumo che aveva inalato, ed è stato quindi necessario l’utilizzo dell’ossigeno, che ha evitato un aggravamento delle sue condizioni di salute. Inevitabile, però, il trasporto all’ospedale della Gruccia, alla pari del fratellino. Già nella giornata di ieri, però, il piccolo era stato dimesso dal nosocomio mentre la sorella è stata tenuta sotto osservazione qualche ora in più.

Tutte da accertare le cause che hanno portato all’incendio. Come hanno specificato i vigili del fuoco, non si può certo parlare di un atto doloso. Potrebbe essere stato un cortocircuito che però poteva costare la vita a un’intera famiglia.

E che lascia conseguenze durature non solo sulla memoria di una famiglia. Perché è chiaro che la struttura stessa della casa porta segni mollto evidenti di questa notte di paura. E una prima ricognizione è stata fatto proprio dai vigili del fuoco per mettere in sicurezza gli ambienti.

Alla fine cinque delle stanze del casolare sono state dichiarate inagibili, anche se, alla resa dei conti, è un aspetto secondario se si pensa a come poteva andare a finire. Una nottata apparentemente tranquilla, con i primi caldi estivi, che avrebbe potuto portare a conseguenze molto tragiche. La richiesta di soccorso, lanciata immediatamente e il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari hanno evitato il peggio.