Fimer, piano di rilancio entro l’anno

L’annuncio dell’azienda al tavolo in Regione. Ma per i 300 dipendenti si profila un altro Natale sulle spine

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I lavoratori della Fimer in corteo. Entro l’anno ci sarà il piano dell’azienda

di Maria Rosa Di Termine

Secondo Natale di attesa per i 300 dipendenti della Fimer di Terranuova al centro di una delicata vertenza. Risale al novembre del 2021 la certificazione della crisi, quando il gruppo di Vimercate, specializzato nel fotovoltaico e in soluzioni per la mobilità elettrica, annunciò il ricorso alla cassaintegrazione ordinaria per un centinaio di addetti per un’esposizione debitoria di rilievo verso terzisti e fornitori legata alle difficoltà nel reperire materie prime durante la pandemia. Seguirono mesi di mobilitazione dell’intera comunità valdarnese per difendere un’eccellenza dell’economia del territorio, fino al settembre scorso quando il Tribunale di Arezzo ammise l’azienda al concordato in continuità diretta in virtù di un piano industriale propedeutico alla ripartenza. Da allora, spiegano le organizzazioni sindacali, è iniziato un iter di rilancio basato anche su prodotti all’avanguardia e non a caso si stanno cercando professionisti con le competenze necessarie a sviluppare nuove piattaforme del solar. Il Cda è all’opera quindi per far crescere gli ordinativi e arrivare all’omologa del piano concordatario.

Prima scadenza il 2 marzo quando i creditori dovranno decidere se accettare le condizioni proposte per il rientro dei debiti. Nel frattempo i lavoratori restano in contratto di solidarietà e l’ammortizzatore sociale scadrà a febbraio. Dalla Fimer all’Opificio Tecnologico, altra realtà terranuovese attiva nel settore degli inverter con una quarantina di occupati.

Lunedì si è svolto in Regione un tavolo tecnico convocato da Valerio Fabiani, consigliere di Giani per lavoro e crisi aziendali, e al quale hanno partecipato il sindaco Sergio Chienni, i sindacati di categoria, le Rsu e la proprietà. Quest’ultima, impegnata in un processo di riorganizzazione improntata a diversificare la produzione, ha assicurato che entro fine mese presenterà il nuovo piano d’impresa in sede regionale, illustrando gli obiettivi futuri per il ramo specifico degli inverter, che continuerà ad avere un suo ruolo, e per i nuovi ambiti in parte già operativi a partire dalla digitalizzazione. Se il confronto con i sindacati sarà positivo, l’ente toscano attiverà i propri strumenti di sostegno allo sviluppo d’impresa, a cominciare dalla formazione e dalle ipotesi di riqualificazione professionale.