MASSIMO BAGIARDI
Cronaca

Dodici famiglie senza l’acqua calda. Arezzo Casa: un mese per la soluzione

Gli inquilini delle abitazioni a si lamentano. Il direttore Raffaelli elenca lavori e tempi di realizzazione

Dodici famiglie senza l’acqua calda. Arezzo Casa: un mese per la soluzione

Dodici famiglie senza l’acqua calda. Arezzo Casa: un mese per la soluzione

Dodici famiglie senza acqua calda da un mese minacciano di intraprendere azioni legali nei confronti di Arezzo Casa, società che gestisce gli alloggi di edilizia popolare. Il tutto accade nel Comune di San Giovanni, nella frazione del Cetinale in via Leonetto Milani, dove da ormai un mese a causa di un guasto alla centrale termica non arriva più l’acqua calda all’interno delle abitazioni. Nonostante vari solleciti, lettere indirizzate ad Arezzo Casa stessa non è assolutamente cambiato niente e, stanchi del tutto, si dicono pronti a denunciare i proprietari dell’immobile qualora non venga ripristinata la situazione nel giro di pochi giorni. A farsi portavoce di questa presa di posizione è uno degli inquilini, Alessio Diomiri che anche per conto dei suoi vicini ha deciso di metterci la faccia per far presente a tutti questa problematica che sta creando notevoli disagi: "Abitiamo in case dove sono presenti tantissime criticità - afferma - e ormai da un mese circa si è rotta anche la centrale termica a causa per quanto ci hanno detto di un atto vandalico. Io pago regolarmente la retta mensile, ma siamo totalmente in difficoltà perché per avere un po’ di acqua calda la dobbiamo riscaldare sul fuoco e oltre a questo sono presenti sia minori che persone anziane con diverse patologie che non possono assolutamente andare avanti in questo stato.

Abbiamo fatto varie segnalazioni, inviato e-mail ma fino a questo punto non è accaduto niente. In queste ore è stata spedita una nuova lettera, se nel giro di pochi giorni non accadrà qualcosa intraprenderemo un’azione legale". Il direttore di Arezzo Casa, Fabrizio Raffaelli, conferma come la società si stia muovendo per risolvere il problema: "Siamo a conoscenza del problema, purtroppo è stata divelta la porta che entra all’interno della caldaia e sono stati tagliati anche i fili dei contabilizzatori. Confidiamo al massimo entro la metà di ottobre di poter risolvere il problema, c’è da nominare peraltro un nuovo terzo responsabile, un soggetto esterno che ha le chiavi di questa porta e che recentemente ha rimesso il mandato, oltre a riaggiustare la caldaia sui cui lavori abbiamo richiesto diversi preventivi. Sono alloggi non del tutto popolari ma per redditi intermedi dove ci sono situazioni, sopratutto nello stabile in questione, di grandi morosità tanto che sono già partite alcune lettere di sfratto. Stiamo cercando di poter porre rimedio al tutto, occorrerebbe però che tutti facessero la loro parte magari, tutte le criticità presenti sarebbero in numero decisamente minore".