Consiglio comunale al via: Luca Stella eletto presidente al Palaffari

Stamani la prima seduta, subito l’avvio della staffetta tra Fratelli d'Italia e Lega alla presidenza. Lucia Tanti al debutto come vicesindaco

Lucia Tanti in pole

Lucia Tanti in pole

Arezzo, 22 ottobre 2020 - Luca Stella, di Fratelli d'Italia, è stato appena eletto presidente del consiglio comunale nella seduta d'apertura in corso al Palaffari. Finora era lo scenario dei grandi convegni e di qualche consiglio d’amministrazione. Ma una seduta del consiglio comunale, la prima, quella che inaugura il mandato, al Palaffari non si era mai vista. A dire il vero, a memoria d’uomo, non si era mai visto, a memoria d’uomo, nemmeno un consiglio comunale che si sposta dalla sua prestigiosa e artisticamente pregiata sede di Palazzo Cavallo, tranne che nelle ultime sedute del precedente quinquennio, quelle dell’emergenza Covid svolte in videoconferenza, compreso l’infuocato dibattito sul caso Coingas (avvisi di chiusura indagine di giugno) che aveva visto l’un contro l’altro armato il sindaco Ghinelli e il suo sfidante Luciano Ralli. Ma tutta questa è scenografia (causa Covid), liturgia, storia.

Quel che conta stamani (a partire dalle 9) è il debutto (si fa per dire) del padrone di Palazzo Cavallo, che è appunto sempre lo stesso, e del suo governo cittadino, una giunta che anch’essa subisce importanti variazioni ma conservando l’ossatura di quella precedente. Di nuovo semmai ci sarà il programma col quale Ghinelli si presenta davanti a maggioranza (solidissima) e opposizione.

Prima però bisogna procedere agli adempimenti di rito, dalla surroga dei consiglieri (ce ne sono cinque che subentrano a quelli che diventano assessori) alla votazione a scrutinio segreto sul presidente del consiglio comunale. Non che siano previste sorprese.

L’arbitro dell’assemblea municipale, incarico che nel manuale Cencelli della politica aretina vale quanto un assessorato,s appunto Luca Stella, di Fratelli d’Italia, cui toccherà di inaugurare la staffetta con la Lega prevista dagli accordi di governo: due anni e mezzo e poi dimissioni in favore di una figura del Carroccio, che potrebbe essere Carla Borri, uno dei consiglieri che subentrano oggi.

La giunta, sarà bene ricordarlo, Ghinelli, forte del suo potere di sindaco al secondo mandato e quindi non troppo condizionabile dalla sua coalizione, l’ha messa su in un battibaleno, bruciando sul tempo quanti scommettevano su possibili bracci di ferro fra i partiti. La fedelissima Lucia Tanti, dunque, è approdata in un amen sulla poltrona di vice cui lo stesso Ghinelli l’aveva predestinata e cui lei aspirava conservando le sue deleghe sul sociale.

E’ anche una controassicurazione su possibili contraccolpi giudiziari. Qualora, ma per ora è un’ipotesi di scuola, il sindaco dovesse incappare (serve una condanna di primo grado) in un reato da Legge Severino (sui quattro che gli vengono contestati nell’inchiesta Coingas, solo gli abusi d’ufficio entrano nell’elenco, non le accuse di favoreggiamento) sarebbe proprio Lucia Tanti, organizzatrice di Ora Ghinelli, la lista personale del padrone di Palazzo Cavallo) a prendere il timone nel periodo di 18 mesi della sospensione.

A oggi fantapolitica. Detto della conferma degli assessori uscenti (Marco Sacchetti e Alberto Merelli, in quota sindaco), c’è attesa per la presentazione dei nuovi: il superassessore alle opere pubbliche e alle frazioni, il leghista Alessandro Casi, l’altra leghista Monica Manneschi, Giovanna Carlettini (Fdi) che subentra al personale, il forzista Federico Scapecchi, Simone Cherici di Ora Ghinelli e soprattutto Federica (Chicca) Lucherini, anche lei di Fratelli d’Italia, che si prende in carico l’urbanistica, da figlia d’arte dell’ex sindaco Lucherini, naufragato sugli scogli di Variantopoli. La squadra c’è, il palcoscenico anche. Lo spettacolo va a incominciar.