Comuni teatro di stragi, eventi per non dimenticare

Il protocollo d’intesa è stato firmato ieri da Giani durante l’anniversario di Sant’Anna di Stazzema

Migration

Castelfranco Piandiscò tra i primi municipi valdarnesi e della provincia di Arezzo ad aderire alla Rete dei Comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti. Il protocollo d’intesa è stato firmato ieri dal presidente della Regione Eugenio Giani, in occasione dell’anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema e il compito del nuovo organismo sarà promuovere iniziative di divulgazione e diffusione delle conoscenze che salvano la memoria di quei terribili eventi. Tra gli altri numerosi firmatari anche gli Istituti storici toscani della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Il governatore, una volta ribadito come la Toscana "sia e sarà sempre dalla parte della pace e della libertà", ha spiegato che la Rete costituirà uno strumento per parlare ai giovani perché conoscano e capiscano i fondamenti della Costituzione, riflettano sul valore dei diritti dell’uomo e li difendano a partire dalla solidarietà e dalla giustizia sociale.

A breve entreranno nella rete anche gli altri centri che hanno pagato un tributo alto di sangue alla barbarie della guerra, tra cui Cavriglia e Bucine. Quanto al Comune unico dell’altopiano va ricordato il sacrificio di don Bianco Cotoneschi, il parroco ventinovenne della frazione di Pulicciano, e del suo sagrestano Alfredo Calcinai, di 32 anni, trucidati il 1 agosto 1944 dai nazisti in ritirata. Il sacerdote venne ucciso per aver cercato di scongiurare una rappresaglia di civili inermi. Arrestato con il suo collaboratore da una pattuglia di tedeschi, fu condotto in un bosco poco lontano dal paese e fucilato.