"C’era il sole, non le ho viste". Sotto choc dopo lo schianto

La donna al volante nel racconto degli altri genitori: "Una strada a rischio"

"C’era il sole, non le ho viste". Sotto choc dopo lo schianto

"C’era il sole, non le ho viste". Sotto choc dopo lo schianto

"Sono due ragazze bravissime e studiose, le conosco anche se non sono nella mia classe", dice la sindaca Maria De Palma, insegnante di inglese nella scuola delle ragazzine ferite.

Lei è impegnata nella seduta del consiglio provinciale quando arriva la notizia dell’incidente a Marciano. "Sono corsa fuori e sono rimasta in contatto con gli agenti della polizia municipale che mi hanno spiegato la dinamica dell’incidente". Anche lei è arrabbiata per quella strada che attraversa il centro abitato del paese, "da tempo ad alto rischio di pericolosità. Le macchine continuano a sfrecciare a tutta velocità nonostante ci sia una scuola lì vicino e un attraversamento pedonale. Ho sollecitato più volte la Provincia a intervenire, ma di fronte all’inerzia prorio in questi giorni ho fatto installare apparecchiature per limitare la velocità. Non solo ma ho disposto che ogni giorno un agente della municipale presidi l’uscita da scuola dei ragazzi, ma io più di questo non posso fare", esclama la sindaca.

È la stessa preoccupazione delle insegnanti che ieri sono rimaste incollate al telefono coi genitori delle due ragazzine. "Siamo sconvolte per quanto accaduto, questo tratto di strada è pericoloso e i ragazzi che escono da scuola rischiano quello che purtroppo è accaduto qui", commentano.

La stessa sollecitazione di Nicola Gentile, già in prima linea sul tema, e ieri tra i primi a soccorrere le studentesse e l’automobilista rimasta sotto choc che ripete "c’era il sole, non le ho viste" spiega. Lui, padre di due figli che frequentano la stessa scuola, racconta quei momenti concitati: "Ho cercato di tranquillizzare le ragazze in attesa dei genitori. Ho tremato mentre correvo lì pensando che potevano esserci i miei figli, siamo stufi, servono provvedimenti drastici, non bastano i dissuasori di velocità". Dall’ospedale Meyer in serata arrivano notizie che fanno tirare un sospiro di sollievo in attesa che vengano eseguiti tutti gli accertamenti diagnostici. "Ho parlato con le famiglie e mi dicono che adesso sono iun pò più tranquille e attendono l’esito degli esami", spiega Cristiano Rossi, preside della scuola Levi Montalcini.

Che rimarca: "Quella strada è sempre stata molto pericolosa. All’uscita di fronte alla scuola c’è sempre un vigile ma gli altri altri attraversamenti pedonali del paese sono molto pericolosi e servirebbero dissuasori di velocità". Poi aggiunge: "Ci siamo sentiti tutti, insegnanti, sindaca, collaboratori per essere costantemente aggiornati sulla situazione perchè la scuola è come una grande famiglia. Questa sensibilità e vicinanza è una cosa molto bella perché ci fa sentire comunità coesa".

Lucia Bigozzi