Alunni per un giorno e testimonial Caccia alle iscrizioni: non solo spot

Ultime ore per scegliere la scuola superiore. Da due mesi una sfida a colpi di manifesti e istituti aperti

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di Alberto Pierini

Hanno lasciato aperte le scuole fino all’ultimo giorno. Sabato l’open day della staffa sia allo Scientifico che al Tecnico Fossombroni. Ma anche tutti gli altri hanno combattuto la loro "buona battaglia". La battaglia per le iscrizioni, che poi è il passaporto per rafforzare le scuole e non scivolare prima o poi su qualche taglio.

Una campagna che si chiude stasera, anche se poi le eccezioni non mancano. Un po’ perché il modo di virare su un istituto c’è sempre e un po’ perché i ripensamenti sono sempre possibili, perfino a giugno. Ma intanto cala il sipario su tre mesi filai di iniziative.

Una parte sempre affidata a strumenti vecchi o semi-nuovi. Gli spot intanto, quelli che hanno imperversato in particolare sulle televisioni locali. Poi i manifesti: passa il tempo ma non passa la moda del "lenzuolone" di carta appeso sui muri.

I messaggi televisivi o radiofonici sono folgoranti, li devi intercettare come fanno i grandi portieri con i tiri da lontano. Il manifesto te lo leggi, te lo spilli, te lo sorseggi. Volendo andando su internet trovi le stesse cose rimanendo in ciabatte? Sì, ma la scelta della scuola superiore passa anche dai genitori e ancora non tutti sono sdraiati sui nuovi mezzi.

Anche se alla fine proprio i social fanno la differenza: ogni scuola ha il sito internet e spesso anche un profilo Facebook. E da lì i messaggi corrono da mesi, intercettandoti quando meno te lo aspetti.

Ma intanto la promozione scavalca anche la tecnologia. Resta viva la tradizione degli alunni per un giorno. Passata la pandemia anche la caccia agli iscritti è tornata nei suoi panni.

Intanto le domeniche e i sabati di apertura delle scuole sono di nuovo in presenza: qualcuno mantiene dei contatti da remoto ma solo per casi estremi. Oppure avviene come al Classico: limita i turni a 100 persone, ci vuole la prenotazione e non più di un genitore per studente. Ma alla fine basta organizzarsi. E c’è chi all’alunno per un giorno ha aggiunto i laboratori del giovedì. Come l’Itis Galilei, una possibilità a rotazione di affacciarsi tra alambicchi, provette e simili, magari virando sui robot e sugli aspetti più intriganti.

Poi i testimonial. Furoreggiano gli ex alunni, quelli che ti spiegano perché abbiano scelto quella scuola e cosa gli abbia portato in dote. In genere chi parla ai ragazzi lo fa avendo trovato già un lavoro: e partono anche per le medie, a tenere lezioni nelle terze. Infine la novità dei big: grazie ad un’associazione culturale guidata da Stefano Tenti politici, magistrati, storici e perfino il sindaco di Arezzo sono andati a raccontare il mondo nelle aule. Ti resta la loro testimonianza ma un po’ anche dove l’abbiamo fatta. Le vie delle iscrizioni sono infinite.