Allarme meningite: sta meglio la donna colpita. Desideri: basta pregiudizi, vacciniamoci

Ha 47 anni, sta rispondendo alle cure e aiuta a trovare le persone per la profilassi. Usl: "Gli spettri contro le vaccinazioni hanno fatto gravi danni"

Enrico Desideri: vaccinazione davanti alle telecamere

Enrico Desideri: vaccinazione davanti alle telecamere

Arezzo, 15 gennaio 2016 -  Sta meglio la donna colpita dalla meningite nel giovedì nero della malattia in Toscana: tre malati in meno di 24 ore dai vari angoli della regione. Quella colpita ad Arezzo sta rispondendo bene alle cure: anzi, collabora con i sanitari a individuare e cercare le persone con le quali ha avuto dei contatti e da sottoporre alla profilassi. Poche, pochissime, meno di una ventina in tutto.

Intanto dalla Usl si leva l'invito a rimuovere gli ultimi pregiudizi. "Un anno fa sul fronte delle vaccinazioni abbiamo vissuto momenti difficili, specie su quelal influenzale e non solo: ora è il momento che le categorie a rischio si vaccinino" commenta il direttore dell'area vasta Enrico Desideri. Era stato lui (nella foto) a vaccinarsi per questo davanti alle telecamere e ai fotografi

Sulla stessa linea Maria Teresa Maurello, direttore del servizio igiene pubblica. "E' impensabile che cinque persone siano morte di influenza". I dati sono migliorati. "Dopo Massa siamo la seconda Usl in Toscana per numero di vaccinazioni anti-meningite". Ma a incidere sono soprattutto i casi più gravi. "Dopo ogni episodio aumentano le richieste di prevenzione: il Valdarno dopo la morte di Anna ha toccato il record di persone trattate".

La fascia critica è quella che va dagli 11 ai 45 anni, essendo una delle zone colpite più duramente dalla malattia. Anche se poi la donna colpita di anni ne aveva 47. "Ma soprattutto è fondamentale si presentino quanti per lavoro hanno più contatti con la gente". Esempio? Insegnanti, commercianti, naturalmente personale sanitario.

Il servizio di Igiene Pubblica della Asl8 nel caso della donna colpita ha già effettuato la profilassi ai familiari e identificato i contatti in ambito lavorativo e amicalo con coloro che sono entrati in rapporto con la signora nei dieci giorni precedenti (dal 3 gennaio). Tutti sono stati informati, alcune persone hanno già fatto la profilassi presso la Usl, altre hanno detto che si rivolgeranno al proprio medico di famiglia. Con questo salgono a cinque i casi di meningite registrati in Toscana dall’inizio dell’anno, il secondo della nostra provincia. L’ANDAMENTO DELLA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE Dal mese di aprile al 31 dicembre 2015 (la campagna di vaccinazione proseguirà fino al 30 giugno), sono state effettuate 33.183 vaccinazioni, di cui 17.393 nella fascia di età 11-20 anni (per una percentuale di copertura pari al 60,28% della popolazione corrispondente) e 15.790 nella fascia di età 21-45 anni (per una percentuale di copertura pari al 15,79% della popolazione corrispondente). L’Azienda sanitaria ricorda che la campagna di vaccinazione è condotta in collaborazione con i pediatri ed i medici di famiglia: 34 su 39 (87,2%) i pediatri e 200 su 247 (81%) i medici di famiglia che hanno aderito alla campagna.