A Cortona lo strappo c’è ma Fi e Lega pontieri

Dopo il mancato appoggio in consiglio sul bilancio il meloniano Carini avverte: "Non vogliamo far cadere nessuno, però devono ascoltarci"

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di Laura Lucente

Lo scossone politico di Fratelli d’Italia in terra cortonese è arrivato puntuale durante il consiglio comunale legato all’importante tema della votazione del bilancio previsionale e del piano triennale dei lavori pubblici. Non solo un’astensione dei tre consiglieri ma l’avvio di un nuovo rapporto tra il gruppo e la maggioranza di governo guidata dal sindaco Luciano Meoni che, di fatto, si traduce nella scelta di un "appoggio esterno" Nel day after il partito di Giorgia Meloni ribadisce con forza le scelte. "Non è certo un’alzata di testa di questi giorni - sottolinea Nicola Carini presidente del consiglio comunale e figura di spicco di Fdi - ma il frutto di un percorso a cui siamo giunti dopo lunghi e attenti ragionamenti e il non coinvolgimento costante che c’è sempre stato sulle decisioni strategiche di questa amministrazione". Carini ribadisce che non c’è intenzione di far cadere il sindaco, bensì di riuscire a farsi ascoltare di più assumendosi maggiori responsabilità. "Fedeli a un progetto elettorale su cui abbiamo ancora fiducia, nel rispetto dei ruoli, ma senza quella remora reverenziale che abbiamo avuto fino ad ora. Valuteremo atto per atto, senza condizionamenti, portando sul piatto anche le nostre proposte per il bene della comunità". Numerosi i temi a cui Carini e il suo gruppo stanno prioritariamente pensando. "Di questioni su cui occorre incidere ce ne sono diverse. Penso ad esempio alla sanità, su cui occorre fare battaglie più forti, ma spero anche in una riorganizzazione efficace della macchina comunale, un nuovo piano parcheggi per il centro storico che riveda la Ztl e trovi soluzioni di trasporto con navette per agevolare il turismo. Vigileremo con attenzione anche sui progetti che stanno interessando Camucia e il suo sviluppo".

E gli alleati come hanno reagito? A parlare sono Lega e Forza Italia per bocca dei segretari comunali. Alessandro Storchi (Lega), assessore della giunta Meoni tende alla conciliazione. "La notizia più importante resta per noi l’approvazione del bilancio. Sul piano politico prendiamo atto di ciò che è avvenuto e non mi permetto di entrare nel merito delle decisioni di altri. Posso dire convintamente che non cambia nulla in termini di rapporti e che il nostro gruppo ha sempre avuto un confronto costruttivo con Fdi su temi e progetti. Auspico che avvenga la stessa cosa da qui alla fine del mandato, per la responsabilità che i cittadini ci hanno dato scegliendoci e per gettare le basi per una riconferma nel 2024". "Tanto tuonò che piovve", gli fa eco il coordinatore comunale di Forza Italia Teddy Manfreda.

"Noi abbiamo nel dna un centrodestra unito. Ora l’errore più grande sarebbe schierarsi con l’uno o l’altro. Lavoreremo per l’unità cercando di comprendere le reali volontà delle parti". Non sonoi da sottovalutare le parole, a tratti taglienti, pronunciate in aula dal consigliere forzista Alberto Milani nel corso dell’intervento sul bilancio che giudica una manovra "maledettamente simile a quello dei nostri predecessori". Votiamo per senso di lealtà ma questo non significa che condividiamo tutte le scelte dell’amministrazione".