
Mostra Mimmo Paladino
Arezzo 28 maggio 2020 - Doveva chiudere il 31 marzo ma la bufera Covid ha sospeso tutto chiudendo le porte a mostre e musei. Ma adesso qualcosa è cambiato. E la prima mostra a riaprire è quella di Mimmo Paladino “La regola di Piero” grazie alla quale si spalancherà anche la pesante cancellata della Fortezza a ingresso gratuito. La Fondazione Guido d’Arezzo ha deciso di recuperare i mesi persi e di prorogarla fino al 30 giugno. Curata da Luigi Maria Di Corato, la mostra approfondisce il rapporto tra Paladino e una delle figure del passato che più hanno contato nella sua formazione e con la quale ha intrattenuto un dialogo costante in tutta la sua ricerca artistica a conferma di quanto il pittore e matematico di Sansepolcro sia stato determinante come fonte di ispirazione.
Nei primi sei mesi di apertura aveva fatto registrare oltre 32mila visitatori ma ritorna con qualche novità: aperta tutti i giorni con orario 10-14 e 15-19 sarà a ingresso libero comprende anche un’attività didattica per i più piccoli che potranno visitare l’esposizione attraverso una “caccia al tesoro”. Le oltre cinquanta opere di Paladino sono esposte in Fortezza, nella Sala S.Ignazio con I Dormienti, nella Galleria d’arte contemporanea di piazza San Francesco con i dipinti e il video, a Porta Stufi con i vessilli policromi collocati sulle mura, “Bandiere” del 2003 in alluminio, che sembrano segnalare un antico trofeo lasciato sul selciato: l’Elmo, una delle opere più note dell’artista, un bronzo del 1998, esposto nei maggiori musei del mondo, che qui, imbelle, accoglie i visitatori in arrivo o in partenza ricordando i fasti di un passato non ancora remoto.
Le oltre cinquanta opere di Paladino sono esposte in Fortezza, nella Sala S.Ignazio con I Dormienti, nella Galleria d’arte contemporanea di piazza San Francesco con i dipinti e il video, a Porta Stufi con i vessilli policromi collocati sulle mura, “Bandiere” del 2003 in alluminio, che sembrano segnalare un antico trofeo lasciato sul selciato: l’Elmo, una delle opere più note dell’artista, un bronzo del 1998, esposto nei maggiori musei del mondo, che qui, imbelle, accoglie i visitatori in arrivo o in partenza ricordando i fasti di un passato non ancora remoto. E ancora in San Domenico con la grande croce in foglia d’oro “Senza titolo” del 2016, rispettoso omaggio al capolavoro giovanile di Cimabue. Per l’occasione, dunque, la Fortezza apre dal 1 giugno mentre da sabato 6 giugno saranno visitabili anche le sedi di Sant’Ignazio e la Galleria di Arte Contemporanea.